Al World Food Programme il Premio Nobel per la Pace 2020
La scelta è ricaduta sull'agenzia delle Nazioni Unite "per i suoi sforzi per combattere la fame e per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti"
Il Premio Nobel per la Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare. Ritenuta una delle più grandi organizzazioni umanitarie, assiste circa 100 milioni di persone in 78 Paesi del mondo. Il Comitato norvegese per il Nobel, nell'annunciare il vincitore, ha sottolineato che oggi "la necessità di solidarietà internazionale è più evidente che mai".
Il Comitato norvegese ha motivato così la scelta: "Per i suoi sforzi per combattere la fame, per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti e per il suo agire come forza trainante per evitare l'uso della fame come arma di guerra e di conflitto".
La pandemia di coronavirus, ha sottolineato ancora il Comitato, "ha contribuito a una forte impennata del numero di vittime della fame nel mondo", in particolare in Yemen, Repubblica democratica del Congo, Nigeria, Sud Sudan e Burkina Faso. Di fronte a questa situazione il Wfp "ha dimostrato un'abilità impressionante di intensificare gli sforzi. Finché non avremo un vaccino medico, il cibo sarà il miglior vaccino contro il caos".
Infine è stato fatto un richiamo specifico al multilateralismo: per il Comitato, la pandemia ha reso chiaro che "la cooperazione multilaterale è assolutamente fondamentale per affrontare sfide globali". Il World Food Programme "gioca un ruolo chiave nella cooperazione multilaterale per rendere la sicurezza alimentare uno strumento di pace e ha dato un forte contributo per la mobilitazione degli Stati membri dell'Onu per combattere contro l'uso della fame come arma di guerra e conflitto.
Wfp: "Onorati da Nobel, lotta fame e pace vanno insieme" - "Grazie di cuore al Nobel Committee per aver onorato il World Food Programme con il Nobel per la Pace 2020. Questo è un potente promemoria per il mondo che la pace e 'famezero' vanno di pari passo", ha commentato il Wfp. Il direttore esecutivo del Programma, David Beasley, ha detto: "Penso che sia la prima volta nella mia vita che sono rimasto senza parole. Sono rimasto così scioccato e sorpreso".
SU TGCOM24