Firenze, getta acqua bollente sul cane del coinquilino: alla sbarra per maltrattamento
Prima della violenza l'autrice del gesto - una ragazza di 25 anni infastidita perché l'animale abbaiava troppo - aveva mandato un sms al proprietario: "Torna subito perché lo voglio sistemare"
Il cane del coinquilino abbaiava troppo, dandole fastidio in casa. Così una ragazza di 25 anni di origine cinese ha riempito d'acqua una pentola, ha aspettato che diventasse bollente e poi l'ha versata sull'inerme animale, causandogli ustioni molto gravi. Prima della crudele violenza la colpevole aveva mandato un sms al padrone: "Voglio sistemare il tuo cane. Se muore te ne compro uno nuovo". Un anno dopo, il cane si è salvato ma la donna è imputata per maltrattamento di animali.
Lieto fine - Quando l'uomo è tornato a casa a Novoli, nella periferia nord di Firenze, il cane guaiva per il dolore, defecava e urinava nella vasca dove la ragazza lo aveva sistemato per bruciarlo. Per fortuna il cane si è ripreso dopo giorni in terapia intensiva e ora è tornato a casa col suo padrone. Il ragazzo si è rivolto all'Ente nazionale protezione animali, che gli ha consigliato di denunciare la colpevole dell'accaduto. Così è stato e ora la donna - nonostante sia irreperibile - è alla sbarra dopo il rinvio a giudizio.
"Crudeltà da brividi" - Anche l'Enpa si è costituita parte civile nel processo. "La crudeltà e la freddezza con cui questa donna ha agito da i brividi - ha commentato Carla Rocchi, la presidente nazionale dell'associazione - Casi come questi ci ricordano quanto sia importante non abbassare mai la guardia: purtroppo chi maltratta gli animali non sono casi così isolati. Il filo conduttore che unisce chi esercita violenza sugli animali e chi lo fa sulle persone è stato ormai evidenziato da tantissimi studi. Anche per questo è importante individuare e perseguire tutti coloro che maltrattano o uccidono gli animali. C'è ancora tanto da fare".
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