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Cala il sipario sullo storico Salone Margherita

La chiusura arrivata a causa della pandemia e delle pressioni da parte di Banca d'Italia

IPA

I riflettori si sono spenti sullo storico Salone Margherita, il "bagaglino" di via Due Macelli a Roma. La crisi dovuta al coronavirus e le pressioni della Banca d'Italia, hanno costretto la società Cinema teatrale Marino & C., fondata nel 1920 dei fratelli Marino, a far calare il sipario. La società, da sempre responsabile della gestione del Salone Margherita, ha quindi dovuto riconsegnare le chiavi del teatro.

"Non possiamo più continuare" - "Non è davvero più possibile continuare in questo contesto. Alla continua pressione da parte dell'Istituto di via Nazionale che da due anni preme per riavere il teatro allo scopo di venderlo e quindi non ci ha concesso il rinnovo del contratto d'affitto, si è aggiunta la tragedia della pandemia", ha spiegato Nevio Schiavone, patron del Salone e titolare della società.

"Il Salone continuerà ad essere un gioiello" - "Lasciamo consapevoli ed orgogliosi di aver dato nuova linfa vitale in questi ultimi otto anni al Salone e nella consapevolezza che comunque Bankitalia manterrà il teatro come un gioiello e lo farà vivere concedendolo alle produzioni con contratti transitori, in attesa di un acquirente che non si è ancora mai palesato pur se in vendita da oltre dieci anni".

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Pingitore: "Il Margherita non può chiudere" - Gli spettacoli potrebbero comunque continuare. "Sto lavorando sul nuovo spettacolo. Il solo pensare che il "Margherita" possa non riaprire i battenti mi sembra inconcepibile. Sarebbe un'offesa grave alla cultura, allo spettacolo, alla sensibilità degli spettatori", ha infatti dichiarato Pingitore.


Valeria Marini: "Il sogno non può finire" - In difesa del teatro si sono subito fatte sentire le voci di chi quelle assi le ha calcate. Da Martufello, mattatore di tante stagioni del Bagaglino, che si dice "certo che il Salone non potrà essere sottratto al pubblico romano, né vietato agli artisti che per tante stagioni lo hanno tenuto vivo", a Valeria Marini. per la quale "il sogno non può finire. Il Salone Margherita deve continuare a esistere, il suo palcoscenico può ancora regalare sorrisi, emozioni e sogni. Viva il salone Margherita!". "Sconvolta" anche Pamela Prati che si sente legata al teatro "da splendidi ricordi".

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