"La Regione non dà i vaccini al Comune di Milano". La denuncia è del vicesindaco del capoluogo Anna Scavuzzo. "Ammettono di non poter affrontare una vaccinazione massiccia della popolazione perché non hanno abbastanza dosi dopo settimane di incontri e richieste di disponibilità che hanno visto il Comune coinvolto nel proporre l'anti-influenzale al maggior numero di milanesi. Ci scrivono di procedere con strutture private per l'approvvigionamento".
"Non mi sono mai vergognata tanto della insipienza, della ignavia, della mancanza di senso di responsabilità nei confronti di noi cittadini e delle istituzioni - ha proseguito -. Qui si è passato il segno e sulla salute dei cittadini non ci si prende in giro con annunci che tentano di coprire la verità. Non mi sono mai vergognata di essere lombarda, non voglio iniziare ora".
Infine il vicesindaco si è rivolto all'assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera: "Perdoni la franchezza, non ci dia percentuali, ci dia numeri assoluti e non le sue interpretazioni: quante persone siete tenuti a vaccinare perché anziane o fragili o sotto i sei anni e quanti vaccini avete? Riuscirete a far vaccinare anche i bambini sopra i 6 anni? E tutti noi, che non siamo bambini, anziani o malati? Oppure del resto della popolazione avete deciso di non preoccuparvene?".
La replica di Gallera: "Polemica strumentale" "E' davvero triste che la vice sindaco di Milano pieghi la sua carica istituzionale a una polemica politica ingiustificata e strumentale. Regione Lombardia coprirà gratuitamente, come tutte le altre Regioni, con il vaccino antinfluenzale le fasce target della popolazione stabilite dal ministero della Salute". Così l'assessore al Welfare Giulio Gallera, in replica all'accusa rivolta dalla Scavuzzo. "Mi auguro che questo atteggiamento del vicesindaco non sia l'avvisaglia della campagna elettorale per Milano - ha sottolineato Gallera - dalla quale la salute dei cittadini e i rapporti leali fra le istituzioni devono essere preservati".