Buono a sapersi

Piedi: tutti i segreti delle nostre estremità

Alcuni ne sono attratti morbosamente, altri ne hanno paura: l’importante è mantenerli belli e sani

Sono il piedestallo su cui appoggia il nostro corpo, da loro dipende la nostra capacità di spostarci, grazie a un meccanismo anatomico perfetto: i piedi sono però molto più di un supporto fisico, ma parlano di noi e della nostra personalità, a volte tradiscono i nostri pensieri segreti, possono essere oggetto di attrazione morbosa, trasformarsi in elemento di seduzione e perfino fare paura. Scopriamo i segreti delle nostre estremità inferiori e come garantire il loro benessere.

I TIPI DI PIEDE – Non tutti i piedi sono uguali. A seconda della lunghezza delle singole dita si parla di piede greco (in cui il secondo dito è più lungo degli altri, compreso il pollice), piede egizio, (in cui l’alluce è più lungo e gli altri hanno lunghezza decrescente), piede romano (il secondo e il terzo dito sono lunghi quanto l’alluce): a questi si aggiunge il piede germanico (più squadrato di quello romano, con le dita che hanno circa la stessa lunghezza). I nomi non sono collegati alle nostre origini geografiche, ma vengono dalla forma delle vele con cui queste antiche popolazioni armavano le loro navi. Il piede greco, che si ammira spesso nelle statue dell’epoca classica, è considerato il più seducente: è anche quello che meglio sopporta le scarpe con i tacchi alti e la forma appuntita. 

IL LORO LINGUAGGIO – Dato che si trovano alla periferia del nostro corpo e non sempre possiamo controllarli con lo sguardo, i piedi con i loro movimenti rivelano il nostro pensiero con più sincerità di quanto magari vorremmo, più di quanto non accada con il viso e con le mani. La loro agitazione sotto la sedia è indice di nervosismo e di desiderio inespresso di allontanarsi al più presto; se siamo impegnati in una conversazione con una persona, ma ne compare all’improvviso un’altra più interessante, uno dei nostri piedi (o entrambi) tenderà a spostarsi verso il nuovo venuto, anche se manterremo il busto e il viso rivolti al primo interlocutore. Le estremità inferiori diventano anche messaggeri d’amore quando vanno a cercare la gamba del nostro affascinante vicino sotto la tovaglia o la scrivania, nel classico “fare piedino”. Il fatto che una ragazza si regga su un piede solo, sollevando l’altro all’indietro mentre bacia il suo lui, è considerato indice di grande trasporto amoroso.  

OGGETTI DI PASSIONE - Il piede è oggetto di attrazione e di feticismo fin dai tempi più antichi. Anche se non è tra le parti del corpo considerate più attraenti, le sensazioni tattili legate ai piedi sono, per moltissime persone, ad alto tasso erogeno. Uno studio condotto nel 2007 dai un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna, ha dimostrato che per i feticisti, l'attrazione suscitata dai piedi supera addirittura quella generata dal lato B o dal seno femminile. Non a caso la pratica di giochi sessuali legati ai piedi ha avuto la massima diffusione durante le epidemie di sifilide nei secoli scorsi e, in tempi più recenti, negli anni ’80 e ’90 nei momenti di diffusione dell’AIDS, come pratica di sesso sicuro.

LO IMMAGINAVATE? C’È CHI NE HA PAURA – Sembra un fatto curioso, ma esiste anche una forma di fobia legata ai piedi, chiamata podofobia. Anche se è poco conosciuto, si tratta di un timore più diffuso di quanto non immagineremmo dato che, secondo alcuni studi, colpirebbe quasi un italiano su mille. Chi ne è affetto considera disgustose le proprie e le altrui estremità, tanto da non sopportarne neppure la vista. 

CHE COSA RACCONTANO DELLA NOSTRA STORIA – Lo studio dei piedi e delle loro trasformazioni nel corso dei secoli è un soggetto di grande interesse scientifico per gli antropologi perché la loro evoluzione spiega come si è trasformata la capacità umana di camminare e di spostarsi. Un reperto di grande importanza è stato ad esempio lo scheletro fossile di Lucy, il reperto di australopiteco rinvenuto nel 1974 in Etiopia: da questo scheletro fossile gli scienziati hanno compreso, che, pur essendo adattata alla locomozione bipede, la nostra pro-pro antenata viveva ancora sugli alberi per buona parte del tempo, ad esempio nelle ore notturne o per proteggersi dai nemici. L’attaccatura degli alluci testimonia una presa particolarmente efficace che rendeva più facile arrampicarsi. Nel corso dei millenni i piedi si sarebbero poi modificati per migliorare la nostra posizione eretta. 

COME PRENDERSENE CURA  -  I piedi ci sostengono per la maggior parte della giornata. Per questo occorre mantenerli morbidi e idratati, con le unghie ben curate e con i talloni al riparo da screpolature. Massima attenzione va prestata alla scelta delle scarpe: acquistiamole in funzione della loro comodità oltre che per la loro bellezza. Se amiamo indossare i tacchi alti, cerchiamo di non portarli troppo a lungo e di alternarli a una calzatura più comoda. Anche le suole raso terra sono poco salubri: l’ideale è il tacco di tre-cinque centimetri e una forma che sostenga il piede senza stringere troppo. 

A PIEDI SCALZI – Il bare foot è una partica salutistica che va diffondendosi e punta a ritrovare, oltre al benessere del piede, un migliore equilibrio posturale e il relax dell’intera persona attraverso il contatto diretto della pianta del piede con il terreno. Oltre a camminare scalzi sul pavimento di casa o su un tappeto, si può camminare a piedi nudi sulla sabbia in riva al mare, su un prato o utilizzando uno dei numerosi percorsi bare foot proposti in molte strutture di wellness o nella natura.