"Le cose cominciano a mettersi peggio". Lo scrive sui suoi profili social il virologo Roberto Burioni, commentando il balzo giornaliero di contagi da Covid-19 in Italia. "Vi prego: state attenti, mantenete le distanze, portate le mascherine, evitate luoghi affollati al chiuso e lavatevi le mani. Il virus è lì fuori, infettivo e nocivo come in primavera - precisa -. Dipende tutto da noi".
Burioni è stato ovviamente sommerso dai commenti di seguaci ma anche detrattori e in alcuni casi ha risposto per argomentare le proprie tesi. Tra le varie domande c'è anche chi si chiedeva stabilire, nonostante l'alto numero di tamponi fatti ora rispetto al lockdown, quanti fossero gli asintomatici positivi in circolazione. Burioni ha risposto lapidario: "E' stato calcolato che i casi siano stati sottostimati di un fattore da 6 a 10".
Leggi anche > Epidemia coronavirus in Italia, la mappa
Ma ad allarmare il virologo Burioni sono altri dati, non solo quelli dei nuovi contagiati: "Il numero delle persone ricoverate e in rianimazione è in costante inesorabile aumento. Questo preoccupa", ha scritto su Twitter. Da segnalare alcune sue "randellate" virtuali nei confronti degli haters che mettono in dubbio le sue teorie ponendo a lui qualche quesito scomodo: "Dopo il mostruoso eccesso di morti dei mesi marzo-aprile vi fate ancora queste domande?", replica Burioni per poi concludere "sento l'aumento dei ricoveri, dei ricoverati in terapia intensiva, dei morti. Mentre non esiste nessuna prova che il virus sia meno aggressivo. Per cui per evitare il lockdown la cosa migliore è prendere le precauzioni (e smettere di dire scemenze)".