È capitato a noi tutti di sperimentare quanto è difficile tenere duro e restare fermi nelle nostre decisioni se vogliamo perdere qualche chilo di peso. Dopo un primo momento baldanzoso, ci siamo trovati alle prese con mille difficoltà: un attacco di fame nervosa, uno “sgarro” in compagnia, la bilancia che smette di scendere nonostante gli sforzi. In momenti così, è grande la tentazione di arrendersi e rimandare la dieta o rinunciarvi del tutto. In effetti, in queste situazioni solo la giusta motivazione può farci tenere duro fino a quando non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Anzi, anche dopo, perché per essere in forma non basta perdere i chili di troppo: bisogna anche evitare di riprenderli subito dopo. Ecco allora qualche consiglio.
PROIBITO PENSARE: NON CI RIESCO – Questa frase (alzi la mano chi non ci è mai cascato!) è il peggior modo di affrontare il problema, che si tratti di dieta o di qualunque altro target. Significa che l’obiettivo è al di fuori dalla nostra portata. Quindi, non vale neppure la pensa provarci. Il cammino può essere effettivamente arduo, ma nutrire la convinzione che sia una missione impossibile ci fa partire sconfitti dal primo passo. Se siamo davvero convinti della necessità, o almeno dell’utilità, di quello che ci proponiamo di fare, dobbiamo ripetere a noi stessi: Sarà forse dura, ma ce la faremo di sìcuro!
MOTIVO E MOTIVAZIONE – Non sono la stessa cosa. Il motivo per cui decidiamo di perdere peso è, ad esempio, la necessità di abbassare il nostro rischio cardio vascolare oppure, più prosaicamente, rientrare nel vestito che abbiamo acquistato per una cerimonia imminente. La motivazione è invece la determinazione che mettiamo nel resistere a dolciumi e patatine, per arrivare a questi obiettivi. I due elementi vanno di pari passo e, naturalmente, tanto più è importante il motivo pe cui vogliamo perdere peso, tanto maggiore sarà la nostra motivazione nel rispettare la dieta: nei momenti difficili concentriamo l’attenzione sulle ragioni per cui vogliamo dimagrire, invece di soffermarci sulle difficoltà che stiamo incontrando: la prospettiva del buon risultato ci darà energia e determinazione.
SMETTIAMO DI RIMANDARE – Il fatto di “mettersi a dieta da domani” o “comincio lunedì” è un altro segnale di insufficiente motivazione. Se dobbiamo intraprendere un cammino, questo deve cominciare adesso. E una volta cominciato, non ci si deve fermare.
LA DIETA GIUSTA – Evitiamo i regimi fai-da-te e quelli troppo drastici: non funzionano quasi mai, e ci fanno riprendere subito i chili persi. Affidiamoci a una dieta equilibrata e calibrata per noi: le probabilità di successo sono migliori e non creano false aspettative, con gli inevitabili contraccolpi alla nostra autostima.
UN OCCHIO SULL’OBIETTIVO – Stabiliamo quanti chili vogliamo (o dobbiamo) perdere e fissiamo un arco di tempo entro cui arrivare all’obiettivo: ci aiuterà a tenere orientata la bussola del nostro cammino. La visione di insieme è scoraggiante? Suddividiamo il percorso in tante frazioni più piccole, con obiettivi intermedi che ci paiono più alla nostra portata. Ad esempio: il medico ci ha prescritto di perdere 10 chili complessivi e ha indicato in 12 settimane il target tempo. La visione d’insieme è scoraggiante? Pensiamo allora che dobbiamo perdere un chilo a settimana, con un paio di settimane di tolleranza in caso di incidenti di percorso. Il cammino sembra subito meno impervio.
UN PASSO ALLA VOLTA – Non focalizziamoci solo sull’obiettivo finale, ma apprezziamo i progressi che facciamo settimana dopo settimana. Concentriamoci sui successi intermedi che riscontriamo: i pantaloni stringono meno, la giacca si chiude facilmente sul petto, la cintura ha bisogno di un buco in più. La gratificazione ci farà sentire di avere le ali. Lo stesso vale per l’indispensabile attività fisica: proponiamoci obiettivi raggiungibili, semplici e realistici: non pianifichiamo cinque sessioni di allenamento strong in palestra a settimana, ma imponiamoci di camminare a passo svelto, tutti i giorni per 30 minuti. E, naturalmente, facciamolo.
GUARDIAMO AI SUCCESSI NON AI FALLIMENTI – Anche se ogni tanto qualcosa va storto, concentriamo la nostra attenzione su quello che di positivo stiamo ottenendo. Ad esempio: abbiamo perso tre chili nelle prime tre settimane, poi uno soltanto nelle due successive. Invece di pensare che la dieta sta smettendo di funzionare, concentriamo sul fatto che in cinque settimane abbiamo perso quattro chili. Nell’insieme è un ottimo risultato.
ALZIAMO L’ASTICELLA – Se abbiamo tenuto fede agli impegni presi per la giornata, proponiamoci di fare ancora meglio in quella successiva, ma sempre partendo dai risultati che abbiamo già raggiunto. Ad esempio: abbiamo camminato a passo veloce per trenta minuti senza sentirci in affanno. Domani, oltre alla passeggiata, faremo anche le scale a piedi.
CON UNA SPALLA È MEGLIO – Avere un supporto esterno, da parte di un amico, un coach o un medico specialista, può essere utile se i chili da perdere sono molti. Il fatto di condividere gioie e dolori, difficoltà e successi, e avere una guida su obiettivi e metodo nei momenti difficili può essere un grande aiuto nel percorso che abbiamo intrapreso.