TENSIONE

Usa-Vaticano, Papa Francesco non riceverà Mike Pompeo

Al centro delle tensioni tra Stati Uniti e Vaticano c'è il rinnovo dell'accordo tra Santa Sede e Cina sulla nomina dei vescovi cattolici

In visita ufficiale in Italia, il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che mercoledì ha visto Conte, non sarà ricevuto da Papa Francesco ma dal cardinal Parolin. Nel corso di un simposio, tenutosi a Roma, Pompeo ha attaccato il Vaticano per l'accordo con la Cina sulle nomine dei vescovi. "Trump non strumentalizzi il Papa per la sua campagna elettorale", è stata la reazione di monsignor Gallagher.

L'oggetto della discussione - Al centro della tensione tra Stati Uniti e Vaticano c'è il rinnovo dell'accordo provvisorio -che scade il 22 ottobre- con la Cina sulla nomina dei vescovi cattolici. E' da settimane che Pompeo cerca di bloccare questo patto, prima con un articolo scritto di suo pugno su First Things, rivista cattolica, e poi con una serie di tweet.

L'incontro negato - Ancor prima di mobilitarsi sui social, il Segretario di Stato aveva chiesto un incontro con il Papa a Roma. Richiesta declinata, perché il Pontefice "non incontra personalmente leader politici mentre sono in campagna elettorale", avevano spiegato dal Vaticano. Ed è questo quanto ribadito da Parolin durante un convegno sulla libertà religiosa organizzato dall'ambasciata Usa presso la Santa Sede.

Strumentalizzazione della religione - Un convegno che è stato percepito come tentativo di interferenza nelle questioni del Vaticano. Tanto che il Segretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher, crede che l'amministrazione Trump stia strumentalizzando Bergoglio in questa ultima fase di campagna elettorale: "Questa è una delle ragioni per cui il Papa non incontrerà il Segretario Pompeo".

La Cina - "Giovanni Paolo II fece della Chiesa il baluardo della libertà religiosa", ha affermato Pompeo durante il convegno. Intervenuto per primo, il ministro di Trump si è scagliato contro la Cina affermando che "da nessuna altra parte al mondo la libertà religiosa è in pericolo" come nella super potenza asiatica.