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Dai panettoni ai torroni, la pasticceria artigianale si prepara al Natale nonostante il Covid

“Anche in tempo di pandemia la voglia di made in Italy è forte e la piattaforma agroalimentare è pronta a soddisfare le richieste di sicurezza”: il maestro pasticciere siciliano Nicola Fiasconaro racconta la situazione del settore

Il Natale ci può sembrare distante, ma per i maestri della pasticceria artigianale è già alle porte. Nicola Fiasconaro - pasticciere di quarta generazione a Castelbuono, nel Palermitano - spiega a Tgcom24 come sta ripartendo questo settore tradizionale del made in Italy dopo la batosta della pandemia: “Nonostante il momento difficile, la voglia di prodotti genuini non manca e da parte nostra c’è sempre la voglia di mettersi in gioco”. 

Panettone alle rose e fichi d'India per soddisfare le richieste di made in Italy -  “La voglia di made in Italy nel mondo si sente ancora, quindi non riceviamo richieste soltanto dagli italiani, ma anche dai mercati anglosassoni, asiatici, medio-orientali ed europei - commenta Fiasconaro - C’è sempre entusiasmo verso la pasticceria italiana, e possiamo esportare in tutto il mondo le nostre leccornie e le nostre creazioni dolciarie”.

“La nostra ultima creazione in vista del Natale è un panettone pensato proprio durante il lockdown, a marzo. Vivo in una piccola tenuta agricola in campagna: il nuovo prodotto nasce dalla passione per le rose e i fichi d’India. Stiamo immettendo questo nuovo lievitato nel mercato proprio in questi giorni”, racconta il maestro pasticciere, “Poi da buoni siciliani, c’è il trionfo dei torroni, delle creme, delle ganache al pistacchio e alle mandorle... quello che è il nostro giacimento agricolo e agroalimentare lo trasmettiamo nelle nostre creazioni per la gioia dei nostri affezionati clienti, che sono in Sicilia, in Italia e nel resto del mondo”. 

Sicurezza e controlli al primo posto - In questi mesi le abitudini e le richieste degli italiani sono cambiate: si presta più attenzione alla sicurezza e alla filiera dei prodotti alimentari. “La sicurezza alimentare è la cosa più delicata per chi si occupa di creazioni che poi vanno consumate”, conferma Fiasconaro “Quindi abbiamo rafforzato le misure disciplinari interne e le convenzioni con gli altri Paesi. Abbiamo ottenuto delle certificazioni per avere completa sicurezza sul percorso di un container che viaggia dalla Sicilia, su quello che avviene nella stiva di una nave, sulle temperature di controllo, in modo che il contenuto arrivi nei negozi perfettamente conservato. Nonostante questa momentanea tensione, c’è una piattaforma agroalimentare che sta per sorgere con altri siti produttivi. Noi abbiamo l’entusiasmo e la voglia di metterci in gioco con ottimismo”.

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