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Reddito di cittadinanza, si cambia: Conte vuole un sistema informatico per incrociare domanda e offerta

Così com'è la misura di sostegno economico "rischia di essere una misura assistenziale senza progettualità": per questo il premier chiede la creazione di un'app che renda praticamente impossibile rifiutare un'offerta di lavoro

A un anno e mezzo dalla sua introduzione, il reddito di cittadinanza "rischia di essere una misura assistenziale senza progettualità". E' il pensiero di Giuseppe Conte che ora vuole cambiare rotta e insiste per la creazione di un sistema unico e nazionale informatico che aiuti i disoccupati a trovare un lavoro e le aziende a trovare le persone che lo cercano. Così il premier punta a incrociare domanda e offerta per rendere il sostegno economico davvero efficace. 

Inserimento nel mondo del lavoro - Introdotto nel gennaio 2019 come sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all'inclusione sociale, il reddito di cittadinanza rischia di rimanere, secondo il presidente del Consiglio, una misura puramente assistenziale e non un efficace strumento di inserimento nel mondo del lavoro. Per questo, come riporta il Corriere della Sera, il premier Conte punta alla svolta sulla misura-simbolo voluta dal M5s per contrastare la povertà. 

Un unico sistema operativo - Conte chiede una soluzione che sia "operativa entro 6 mesi". Ne ha parlato in diverse riunioni con il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, con il ministro dell’Innovazione digitale Paola Pisano e con il presidente dell’Anpal (l’Agenzia nazionale delle politiche attive sul lavoro), Domenico Parisi, esperto di big data. L'obiettivo del premier è formare una task force che si occupi, a sua volta, della creazione di un sistema informatico nazionale capace di riunire i diversi sistemi regionali (che prevedono, al momento, regole diverse che i vari operator sono chiamati a rispettare). Un unico sistema operativo dovrebbe poi tradursi una vera e propria app che incroci domanda e offerta rendendo praticamente impossibile rifiutare un lavoro (smettendo così di percepire il reddito di cittadinanza).

Connessione tra domanda e offerta - Potrebbero rendersi necessari incentivi per le imprese, affinché si iscrivano a questo sistema e ne possano beneficiare. Lo scopo finale è far sì che su un'azienda cerca un lavoratore specializzato sappia dove trovarlo, in qualsiasi parte d'Italia si trovi, e, nello stesso tempo serve che il lavoratore specializzato sappia che una determinata azienda sta cercando qualcuno con la sua qualifica. Collegare domanda e offerta: si punta a questo, a far sì che le imprese e i disoccupati siano "collegati" meglio e possano "raggiungersi" più facilmente. 

Coronavirus, a Napoli lenzuolata per il reddito di quarantena

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In decine e decine a Napoli e in tutta la Campania hanno risposto alla proposta nata dalle reti sociali di segnalare l'urgenza di un reddito di quarantena, per far fronte a questo periodo di emergenza ma anche per tutto quello che seguirà dopo. Ecco così comparire su balconi, terrazzi e finestre striscioni e slogan che, affermano gli organizzatori, "stanno a indicare che le strade del Sud sono una polveriera. Questa situazione sta trascinando nell'indigenza fasce sempre più ampie della popolazione". Si chiede quindi "reddito di esistenza per tutti i non garantiti, estensione del blocco delle bollette e contributo all'affitto e/o taglio dei canoni per i multiproprietari".

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