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Samurai Jack: Battle Through Time, dai cartoni animati ai videogiochi

La serie animata di Cartoon Network a base di katane e samurai diventa un videogame per dispositivi mobile (e console, ma costa di più!)

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C’era una legge non scritta, negli anni ’80 e ’90. Se un videogioco era tratto da una serie TV o da un film, era una ciofeca – e viceversa. Certo, qualche eccezione c’è stata, ma chiunque sia abbastanza diversamente giovane da aver video giocato in quei due decenni si ricorderà di orrori come Tomorrow Never Dies (basato sul film di 007 dei tempi) o Blues Brothers 2000, ancora più brutto del film vero e proprio.

Questa regola per fortuna è decaduta, e oggi riusciamo a giocare videogame tratti da film senza dover ricorrere ad antiemetici ed evitando incubi notturni, anzi. Ne è un esempio Samurai Jack, nuovo videogame basato sull’omonima serie a cartoni in onda su Cartoon Network. Qua si affettano nemici, si sfidano mostroni enormi e ci si diverte alla grande. 

Il protagonista di Samurai Jack: Battle Through Time, indovinate un po’, è un samurai incastrato tra l’amore per la sua bella e un padre dispotico. Potrebbe essere la storia di molti di noi (nel caso delle signore giocatrici, sostituire con “suocera ingombrante” a piacere), ma per Jack la situazione si complica considerando che l’ingombrante parente quasi acquisito è un demone di nome Aku che vuole tiranneggiare sull’intero creato. Jack però non si perde d’animo: armato con una katana fatata e dell’appoggio della sua dolce metà, attraverserà il tempo e lo spazio, come nell’immortale brano di Battiato, con l’obiettivo di fermare Aku prima che diventi un demone troppo potente.

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In termini di gioco, Samurai Jack è uno di quei videogame in cui si esplora il livello e si massacrano orde di nemici a colpi di katana (o delle altre armi su cui mette le mani Jack, compresi archi e revolver). La visuale normalmente è in 3D dietro le spalle di Jack, ma a volte il videogame sposta la “telecamera” di lato e Samurai Jack diventa quasi un platform alla Super Mario, in cui per qualche manciata di secondi la preoccupazione principale del giocatore è saltare e arrampicarsi piuttosto che combattere e esplorare.

Kudos e plausi agli sviluppatori per l’ambientazione molto ricca e varia: i livelli sono ispirati al “mondo” del cartone animato, forte di cinque stagioni e oltre sessanta episodi, e chi ha seguito le avventure di Jack su Cartoon Network ritroverà personaggi e mostracci. Detto questo, il gioco è perfettamente godibile anche da parte di chi non ha mai sentito parlare di questa serie: il filmato introduttivo spiega la situazione samurai-innamorata-demone, e poi si parte all’avventura per uno strano mondo parallelo fatto di coccodrilli armati fino ai denti, bacarozzi esplosivi e gentaglia che vi spara a vista. Ogni tanto si incontrano dei personaggi che non vogliono ucciderci, schiacciarci o spararci, come lo Scozzese e le sue figlie, ma si tratta di incontri abbastanza rari.

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L’avventura a livello “normale” è più che godibile e abbastanza semplice: ogni tanto vi perderete nei livelli più grandi, ma l’uscita è sempre a portata di mano – basta seguire la scia di nemici ancora vivi. I punti “recupera vita” sono distribuiti con generosità, e gli unici momenti in cui Jack rischia la pellaccia è nei combattimento contro i boss di fine livello, giustamente un filo più impegnativi.

Il gioco è disponibile su console e PC, ma al momento in cui vi scriviamo costa più di 30 euro. Su iPhone e iPad è incluso nell’abbonamento Arcade (noi l'abbiamo provato su iPhone 11), che per 5 euro al mese vi fa giocare tutti i titoli del catalogo (100+) compreso Samurai Jack. Se lo giocherete sui dispositivi iOS di Apple, però, meglio recuperare un controller (Xbox o PS4) da collegare via Bluetooth al cellulare, perché dopo mezz’ora i tastini virtuali per le varie azioni e attacchi speciali di Jack  superano la decina e con solo dieci dita diventa complicato sferrare il colpo giusto al momento giusto. 

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