Si è concluso lo scrutinio a Reggio Calabria, dopo quasi 60 ore dall'apertura delle urne. A grande sorpresa entra in Consiglio comunale il massmediologo Klaus Davi, grazie al 3,02% ottenuto dalla sua lista, che ha superato la soglia di sbarramento. Andranno al ballottaggio per la carica di sindaco il candidato di centrosinistra, Giuseppe Falcomatà, che ha ottenuto il 37,17% e quello del centrodestra, Antonio Minicuci, con il suo 33,69%.
Reggio Calabria - L'ultima sfida sarà quindi tra il sindaco uscente Falcomatà e il candidato indicato dal leader della Lega, Matteo Salvini, Minicuci. Al terzo posto si è classificato l'ex componente della segreteria nazionale del Pd ed ex assessore della Giunta Falcomatà, Angela Marcianò, sostenuta da liste civiche. Ha raggiunto solo il 4,68% come candidato sindaco, Klaus Davi, che è riuscito, però, ad entrare in Consiglio comunale. Male il Movimento 5 Stelle, il cui candidato, Fabio Foti, si è fermato al 2,40%.
Il crollo del M5S - Le elezioni regionali del 20 e del 21 settembre hanno reso ancora più evidente la crisi profonda che sta attraversando il Movimento 5 Stelle. In Campania, terra del Presidente della Camera, Roberto Fico, e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, i 5 Stelle, sempre con Valeria Ciarambino, sono passati dal 17% delle regionali del 2015 al 10%, perdendo oltre 120mila voti. In Puglia, sempre con la stessa candidata, Antonella Laricchia, sono passati dal 17,2% al 9,9%, con uno scarto di 110mila voti.
In Liguria, "patria" del fondatore Beppe Grillo, si è passati dal 24,9% al 7,8%, con 48mila voti in tutto. In Veneto, il Movimento ha ottenuto il 3,25%, rispetto al precedente 11,9%, perdendo quasi 200mila voti e restando fuori dal Consiglio Regionale. In Toscana ha ottenuto il 7% dei consensi rispetto al 15% di cinque anni prima. E, infine, nelle Marche, si è passati dal 21,8% all'8,6%.
Rappresentanza assemblee regionali - Molto significativo anche il dato sulla rappresentanza all'interno delle assemblee regionali. In Veneto il Movimento 5 Stelle è passato da 5 a zero consiglieri e in Toscana da 5 a 2. Stesso risultato nelle Marche. In Liguria, invece, si passa da 6 a 2. In Puglia e in Campania i 5 Stelle perdono un seggio.