E' un invito a mostrarsi ed amarsi per ciò che si è, quello che Selena Gomez pubblica sul suo profilo Instagram, mostrando la cicatrice del suo trapianto di rene, mentre posa in costume da bagno: "Mi sento sicura di me e di ciò che ho passato e ne sono orgogliosa", scrive la popstar 28enne, che nel 2017 si è sottoposta al delicato intervento per curare il suo lupus: "Quando ho avuto il trapianto di rene, ricordo che all'inizio è stato molto difficile mostrare la mia cicatrice. Non volevo che fosse nelle foto, quindi ho indossato cose che l'avrebbero coperta" aggiunge citando il messaggio del brand per cui posa: "Tutti i corpi sono meravigliosi".
Nello scatto a notarsi è la cicatrice sulla coscia, causata dal complicato trapianto, che costrinse i medici a prenderle una vena dalla gamba in modo da poter costruire una nuova arteria.
Belle e imperfette o meglio ancora belle perché imperfette. Questo il messaggio che Selena ha voluto ribadire nel commovente post in cui ricorda l'intervento del 2017, quando l'amica Francia Raisa le donò un rene. Da allora la popstar si è mostrata raramente in costume e ancor meno ha voluto mostrare la sua cicatrice.
Lo aveva fatto brevemente on un video del 2018, a soli pochi mesi dall'intervento con un messaggio a tutti i suoi fan: “Il mito della bellezza è un’ossessione per un corpo perfetto che intrappola le donne moderne in un ciclo senza fine di disperazione e odio mentre cerca di soddisfare gli ideali di bellezza irraggiungibili della società. Ho scelto di prendermi cura di me stessa, non voglio fare niente per nessuno”.
Adesso Selena torna sull'argomento posando per un brand il cui messaggio è proprio che tutti i corpi sono belli: "Congratulazioni per quello che stai facendo per le donne" scrive.
E in un'intervista a Rolling Stone racconta come negli ultimi anni abbia lavorato sodo per superare le difficoltà legate alla sua malattia e alle sue conseguenze psicologiche. Fino alla pubblicazione di "Rare", il suo terzo disco, arrivato a gennaio, poco prima che scoppiasse la pandemia, e che potrebbe farle vincere il prossimo Grammy.
Il disco è nato così: "Ho ascoltato una canzone che si chiamava Rare e in quel momento ho capito che avevo iniziato un altro disco e che quello sarebbe stato il titolo. Da quel momento in poi ho fatto in modo di scrivere canzoni su trasformazioni, vulnerabilità, sofferenze d’amore. Mi sembrava che il materiale fosse buono, ero contenta. E credo che essere più coinvolta mi abbia dato sicurezza. Ho preso il controllo...".
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