Perquisizioni della guardia di finanza negli uffici del Comune di Bondeno, in provincia di Ferrara, nell'ambito dell'inchiesta sui fondi della Lega. In particolare questo filone di indagine riguarda il presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di euro ottenuti dal Carroccio come rimborsi elettorali grazie a bilanci non trasparenti all'epoca della gestione del leader Umberto Bossi e dell'ex tesoriere Francesco Belsito.
I militari hanno preso materiale documentale e informatico su versamenti di somme transitate su conti che potrebbero essere in orbita leghista. Il Comune è da tempo amministrato da esponenti della Lega. A fine agosto i militari, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, avevano compiuto un'altra perquisizione, quella della sede milanese della Boniardi Grafiche srl, di cui è socio il deputato leghista Fabio Massimo Boniardi.
La "donazione" da 900mila euro al Comune di Bondeno Secondo la procura di Genova, proprio nel Comune di Bondeno sarebbe finita una "donazione" di 900mila euro. Per gli inquirenti i soldi sarebbero partiti dal conto aperto a Genova dall'ex tesoriere Francesco Belsito, presso banca Alletti, verso la Lega regionale dell'Emilia Romagna. Da qui sarebbero stati "donati" al Comune. I soldi potrebbero essere quelli consegnati nel febbraio del 2013, quando venne annunciato che 70mila euro andvano ai vigili del fuoco, 130mila alla Protezione civile comunale e 800mila per realizzare una scuola antisismica. I soldi destinati al Comune vennero consegnati nella mani dell'allora sindaco Alan Fabbri.
Secondo l'ipotesi della procura il conto genovese sarebbe stato spogliato a poco a poco per evitare il sequestro. Il tribunale aveva disposto la confisca ma le Fiamme Gialle avevano trovato in cassa poco più di tre milioni. Il resto era sparito.