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Insegnò con il Covid dall'ospedale e fu premiato da Mattarella: ma il professore resta lo stesso un precario

Aveva continuato ad insegnare dal letto d'ospedale, dove era stato ricoverato dopo essere risultato positivo al coronavirus

"Questo non è un Paese per docenti". A dichiararlo Ambrogio Iacono, professore di scienze a Ischia, che è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente, Sergio Mattarella, per aver continuato ad insegnare dal letto d'ospedale dov'era stata ricoverato dopo essere risultato positivo al Covid-19. A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, Ambrogio ha scoperto di non essere stato nominato insegnante di ruolo.

L'amore per l'insegnamento - Ambrogio era un insegnante dell'istituto alberghiero Telese dell'isola. Dopo aver contratto il virus, l'uomo è stato ricoverato all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ma questo non gli ha impedito di continuare a svolgere il lavoro che più ama. Armatosi di tablet, Ambrogio ha continuato a tenere lezioni da remoto ai suoi alunni.

I riconoscimenti istituzionali - Il suo impegno è stato ripagato con i ringraziamento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e con la nomina a Cavaliere del Lavoro dal Presidente Matterella.

Precario da vent'anni - A ridosso del ritorno in classe, il docente di scienze si è messo in contatto con la segreteria dell'istituto dove insegnava per sapere se fosse arrivata la nomina ad insegnante di ruolo, ricevendo, però, risposta negativa. "Deluso? Un pochino sì", ha spiegato Ambrogio, che ha aggiunto "La nomina potrebbe arrivare presto, e lo spero vivamente, ma per ora mi spiace non continuare a seguire gli studenti con cui avevo stretto un bellissimo rapporto".

Secondo il professore, ad essere maggiormente penalizzati da questa precarietà sono gli alunni. Il suo dispiacere è legato al fatto che ha sempre svolto questo lavoro con grandissimo amore e impegno: "Io sono un agronomo, ma ho sempre coltivato il sogno di insegnare: ho fatto il concorso nel 2000, per molti di noi sarebbe difficile vivere di sola scuola".

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