In vista del post-pandemia i vescovi italiani esprimono le loro preoccupazioni legate al rischio di una crisi "che può diventare un moltiplicatore delle diseguaglianze, esacerbando fratture e differenze sociali preesistenti". Considerando le conseguenze sanitarie e sociali della pandemia, la Cei esprime quindi parole forti "sia contro il cancro della burocrazia, che troppe volte frena progetti e attività imprenditoriali, sia contro la malavita mafiosa".