Per lei furono raccolti oltre 100mila euro

Fu operata al cervello in Germania grazie a raccolta fondi, ma il tumore la uccide: Messina piange 18enne pallavolista

Angelica Abate ha potuto sostenere l'intervento ad Hannover per via di una grande catena di solidarietà. Tornata a casa in Sicilia, però, "è volata via", come annunciano i suoi famigliari

Sono passati appena due mesi dall'apertura della raccolta fondi per quell'intervento al cervello in Germania che avrebbe potuto salvarla. Poi l'operazione riuscita e il ritorno a casa, in Sicilia, dove però, si è spenta. Sono stati due mesi intensi gli ultimi di vita di Angelica Abate, 18enne messinese promessa del volley, che da febbraio lottava contro un raro cancro al cervello. Due mesi altrettanto intensi per la sua famiglia e gli amici che erano riusciti a raccogliere i 100mila euro necessari per quell'intervento, il terzo in poco tempo. Ma Roccamulera (Messina) ora piange la giovane: nel giorno dei funerali sarà lutto cittadino e anche la Federazione Italiana Pallavolo le rende, in un post su Facebook, l'ultimo saluto. 

A dare la notizia della morte della 18enne, il fratello Carmelo e il padre Salvo sulla pagina raccolta fondi di Gofundme. "La nostra meravigliosa Angelica è volata via", hanno scritto a quanti hanno contribuito a regalarle l'ultima speranza, quell'intervento a Hannover, che la giovane aveva affrontato con coraggio.

"Una giovane pallavolista, lettrice, dinamica, piena di amici e passioni": questa la presentazione che avevano fatto di Angelica i suoi famigliari. E "parlo di libri inaspettati, alterno #consiglidilettura, amo il mare, immortalo momenti", diceva di sé la giovane sulla sua pagina Instagram.

Struggente l'ultima poesia che la mamma, Anna Bonarrigo, ha scritto per la figlia. "Dormi dolce creatura / - si legge nel finale. - Di te scriverò ancora /  Come farfalla torna sul fiore più bello. / Di primavera in primavera sarò il tuo sole / e tu il mio / E d'inverno il tuo manto sicuro / ove non temerai nulla / perché tu, /tu sei tutto / figlia mia".