Tutte le coppie, poco o tanto, litigano e questo non è indice di cattiva salute del rapporto: scontrarsi, almeno ogni tanto, è senz’altro più sano che lasciare covare le tensioni sotto la cenere. L’importante è che il confronto, per quanto acceso, avvenga in modo costruttivo e senza suscitare malanimo e tensioni eccessive: un bisticcio, per essere sano, deve essere liberatorio e chiarificatore, senza creare umiliazioni e inutili dispiaceri. Vediamo allora come litigare in modo assertivo.
Affrontiamo le situazioni, ma con tatto – Se c’è un problema, tanto vale prendere il toro per le corna e confrontarsi al più presto: anche una cosa di poca importanza, ignorata e fraintesa, può avere conseguenze spiacevoli. Diamo a ogni questione il giusto peso e ricordiamo che una cosa per noi poco rilevante può avere molta importanza per il nostro partner. Se però la giornata è stata difficile, se ci sono problemi seri sul tappeto, se siamo stanchi, o uno dei due è alle prese con un problema serio, evitiamo di buttare benzina sul fuoco. Se la questione da mettere sul tappeto non è urgente, può essere saggio rimandare a un momento più propizio.
Una cosa per volta – Limitiamo lo scontro all’argomento in discussione, senza tirare in ballo i massimi sistemi e le questioni esistenziali: se il confronto verte sul modo di trascorrere la domenica, non andiamo a ricordare le mille volte in cui “la tua famiglia è stata insopportabile” o il fatto che “sua madre ha un carattere impossibile e mi critica sempre”: meglio concentrarsi sul fatto che stavolta avevamo in mente di andare al cinema, in campagna, o semplicemente volevamo riposare a casa.
Restiamo nel presente – Lasciamo che il passato resti alle nostre spalle: è inutile e poco costruttivo far tornare a galla, a causa del soggiorno in disordine, gli argomenti di lite e di scontento di un anno intero. Fermiamoci al presente e alla singola situazione: sarà più facile trovare una soluzione e il litigio più breve.
Soluzioni di compromesso – Prima che il confronto degeneri in lite, facciamoci trovare pronte con una soluzione che sia a metà strada tra la nostra posizione originaria e quella del partner. Mostrandoci disponibili a un compromesso gli trasmetteremo la sensazione di non voler fare tutto di testa nostra, ma di essere pronte a collaborare (magari in cambio di qualcosa d’altro) e anche la nostra controparte si sentirà meglio disposta a venirci incontro.
Attenzione al linguaggio - Essere in disaccordo non autorizza le due parti a superare i limiti della buona educazione e del comportamento civile. Evitiamo di trascendere nei toni e nei termini, e controlliamo con cura anche il linguaggio del corpo: un gesto o un’espressione possono ferire più di mille parole.
Una scaletta di priorità – Prima di affrontare una discussione, valutiamo l’importanza dell’oggetto del contendere. Specie se siamo affrontando un periodo in cui i battibecchi sono frequenti, forse vale la pena concentrare l’attenzione sulle questioni davvero importanti, sorvolando sul resto. La serenità non ha prezzo: cerchiamo di conservarla.
Ma non diciamo sempre sì – Eccezione al punto precedente: cedere sempre per amor di pace è sbagliato e poco tattico. Se uno dei due sta attraversando un momento delicato, è giusto che l’altro sia comprensivo e arrendevole. Ma, in un momento sereno, affrontiamo la questione e mettiamo in chiaro che ci aspettiamo la stessa comprensione quando verrà il nostro turno. Fissiamo poi alcuni punti che consideriamo irrinunciabili e chiediamo all’altro di rispettarli senza metterli in discussione.
Obbiettivo: trovare una soluzione – Forse è bene ricordarselo: si discute per arrivare a una soluzione su un certo problema, non per il gusto di litigare. Gli scontri dialettici, per ripicca o per il gusto di avere l’ultima parola, sono sterili e alla lunga distruttivi. Meglio tenerlo presente e, al limite, mettere a tema la questione (senza litigare, possibilmente!).
Un po’ di ironia – Quando ci sembra il momento di chiudere lo scontro, facciamoci aiutare da un pizzico di sana ironia e, possibilmente, di una risata. Aiuta a smorzare la tensione e evita gli arrocchi nel mutismo e nei bronci.
Ritrovare l’armonia – È lo scopo a cui deve tendere ogni litigio: ci si confronta, anche con determinazione, ma alla fine si deve essere capaci di fare pace e ritrovare il sorriso. Non lasciamo covare la collera e l’insoddisfazione: se non troviamo u altro modo per scaricare la tensione, allontaniamoci e usciamo di casa per un urlo liberatorio o per un po’ di moto che ci aiuterà a tornare noi stessi.