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Morto lo scrittore Arthur Hailey

Era autore di successo degli anni '70

Arthur Hailey, autore britannico di romanzi quali "Airport" e "Hotel" che ebbero un grande successo all'inizio degli anni Settanta, è morto all'età di 84 anni nella sua casa alle Bahamas. Hailey aveva pubblicato 11 libri in 40 Paesi in 38 lingue, con 170 milioni di copie vendute. Aveva la caratteristica di porre gente qalunque al centro di straordinarie vicende, usando spesso come sfondo un aeroporto o un grande albergo.

Emigrato dall'Inghilterra in Canada nel 1947, lavorò come rappresentante di un'industria di mezzi pesanti prima di scoprire la vena letteraria e lanciarsi nella sceneggiatura.

La leggenda narra che l'idea di "Airport", storia destinata a diventare uno straordinario sucesso in libreria e al cinema, sia nata a bordo di un DC-4, da un orribile pasto servito a uno sceneggiatore televisivo: Arthur Hailey. Per Hailey quel volo significò un gran mal di pancia e l'inizio di una grande carriera. Il sogno americano del pilota della Raf figlio di una famiglia operaia inglese di Luton si è spento in una villa di Nassau, alle Bahamas.

"Airport", entrato nella storia del cinema anche grazie all'interpretazione di Burt Lancaster e Dean Martin, fu il primo romanzo grande successo. Al cinema fu seguito da altri film sugli incidenti aerei che innescarono un filone "disastroso" molto fortunato negli anni '70. Tra i titoli di Hailey pubblicati in Italia (tutti dall'editrice Tea), sono da ricordare "Ruote", "I boss del dollaro" e "Black-out". Hailey dedicava almeno tre anni a ogni libro e i suoi romanzi erano ricchi di informazioni che raccoglieva con precisione maniacale. L'ultimo romanzo, "Detective", uscì nel 1997, quando aveva 77 anni.

"Ha avuto una vita meravigliosa - ha detto la moglie Sheila - scrivere romanzi era tutto quello che aveva sempre desiderato e traeva un piacere enorme dal fatto di riuscire a intrattenere la gente in questo modo".