"Ho paura che mi porti via la bimba". Queste le parole scritte su un foglietto - trovato dai carabinieri - da Leonardo Santini, 50 anni, che si è suicidato gettandosi da un ponte sulla Montagna Pistoiese, dopo aver ucciso a coltellate la compagna, Claudia Corrieri, 38 anni, ritrovata morta nella loro abitazione a Vaiano, in provincia di Prato. Alla frustrazione per il lavoro a rischio si era aggiunto il timore che la compagna - che voleva separarsi - portasse con sé la bambina, a cui era molto legato.
Rapporto logoro - La paura di diventare disoccupato dopo il limbo della cassa integrazione. Il peso dei litigi con la compagna, che per garantire un reddito sufficiente alla famiglia si sdoppiava tra il lavoro nel centro estetico e lezioni di pilates. Ma soprattutto il terrore di perdere la sua bambina di due anni. Sono queste le tragiche premesse che hanno spinto Leonardo Santini ad accoltellare a morte la compagna Claudia Corrieri e poi a suicidarsi buttandosi da un ponte pedonale alto oltre 30 metri a Mammiano. I vicini hanno raccontato che i due litigavano e spesso si sentivano anche delle urla dalla loro abitazione. Al culmine delle discussioni lei lo minacciava di volersi separare e portare con sé la bambina, che al momento del femminicidio si trovava dai nonni.
L'arma del delitto - Il pm a capo delle indagini, Carolina Bini della procura di Prato, ha disposto l'autopsia sul corpo della donna, mentre si cerca l'arma del delitto, che ancora non è stata trovata. I carabinieri hanno sequestrato i coltelli presenti nella casa per stabilire quale abbia usato l'uomo per uccidere la compagna.