Firenze, sgominato traffico internazionale di droga: 20 arresti
La cocaina importata dal cartello aveva addirittura un suo logo, "Bello", impresso sui panetti
Nel corso di una maxi operazione internazionale antidroga, la polizia di Firenze ha sgominato un cartello criminale considerato "leader dei gruppi albanesi specializzati nel traffico di droga in ambito continentale". Sono 20 le persone arrestate nel blitz. Sono stati sequestrati oltre 5,5 milioni di euro e quasi 4 tonnellate di cocaina.
L'indagine è stata condotta nell'ambito di un "Joint Investigation Team" costituito dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, dalla squadra mobile di Firenze, dalla Finec olandese e dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, con il coordinamento di Eurojust ed Europol, della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e della Direzione centrale della polizia criminale.
Sequestrati oltre 5,5 milioni di euro e quasi 4 tonnellate di cocaina In totale sono state disposte 31 misure di custodia cautelare, mentre 20 sono le persone arrestate. Sequestrati oltre 5,5 milioni di euro e quasi 4 tonnellate di cocaina. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga. Gli arresti hanno riguardato le città di Firenze, Genova, Modena, Pisa e Lucca, oltre a una serie di paesi esteri tra cui Albania, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Germania, Grecia, Olanda, Romania, Ungheria e Ecuador.
Secondo l'accusa, i destinatari delle misure facevano parte del cartello "Kompania Bello", basato su un'organizzazione, spiegano gli investigatori della polizia, "in tutto e per tutto parallela a quella dei grandi cartelli sudamericani", da ritenersi "l'indiscusso e apicale punto di riferimento per i gruppi albanesi specializzati nel traffico di droga". La cocaina importata dal cartello aveva addirittura un suo logo, "Bello", impresso sui panetti. Il cartello aveva ramificazioni in Italia, Olanda, Belgio, Ecuador, Austria, Svizzera, Francia, Svizzera, Francia, Norvegia, Turchia, Germania.
Parte dei proventi derivati dalla vendita della cocaina era destinata al pagamento delle spese legali in caso di arresto degli associati e al mantenimento dei loro familiari.
La regola del "50 e 50" Il potente cartello della droga organizzava carichi di cocaina di diversi quintali per volta, seguendo la regola del cosiddetto "50 e 50", metà del carico era cioè di proprietà delle organizzazioni albanesi, metà di quelle sud americane.
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