E' una delle stelle nascenti del panorama pop nostrano. La cantautrice Nahaze, dopo il successo di "Carillon" (interpretata anche Achille Lauro) e "Future", pubblica due nuovi brani legati alla serie tv "Baby": "Freak" e "Control". "Sono brani che parlano del nostro lato oscuro, un lato che è dentro ognuno di noi - dice a Tgcom24 -. L'importante è saperlo sfruttare bene e non per fare del male agli altri".
Dall'inno alla diversità di "Freak", affrontato però con ironia e sonorità persino un po' sinistre, alla dolcezza e la malinconia di "Control". Con questi nuovi brani Nahaze mostra ulteriori sfumature della sua personalità che fino a questo momento si è mostrata con una serie di sfaccettature sempre diverse, quasi imprendibile nella sua mutevolezza. Un personaggio tutto da scoprire.
"Freak" è stata scritta apposta per la colonna sonora della serie o era un brano che avevi già preparato?
Il pezzo era già stato scritto, quasi un annetto fa. Era lì pronto in attesa dell'occasione giusta.
Eri una fan della serie tv anche prima?
Conosco la serie, la guardava sempre con una mia amica.
"Freak" ha un significato importante...
La canzone nasce da un sentimento di disagio. Nel testo specifico che tutti siamo un po' freak, abbiamo questo lato oscuro dentro di noi. Il problema sta nel gestirlo in modo giusto. Puoi usarlo per tirare giù gli altri oppure sfruttarlo in chiave positiva.
E tu come hai vissuto il tuo essere freak?
Io sono riuscita a fare la seconda cosa grazie agli insegnamenti dei miei genitori, che mi hanno sempre insegnato a essere buona con gli altri. A volte è necessario essere duri con se stessi ma non bisogna scaricare le nostre frustrazioni sugli altri.
Ci sono mai state situazioni in cui gestire il tuo lato oscuro è stato difficile?
Il mio lato oscuro ha danneggiato più me. Mi sono sottovalutata, ho pensato di essere una brutta persona, ma sono riuscita a venire a patti con questa cosa.
Un altro brano legato alla serie tv è "Control". Come è nato?
Può capitare a tutti di perdere il controllo, di sentirsi scivolare in un abisso e, spaventati dal buio, di voler rimanere nel proprio nido per poi non riuscire a uscirne. Può capitare di sbagliare o di sentirsi feriti e cercare conforto negli altri, per poi accorgersi che in realtà neanche loro potranno salvarti.
E' una sottile linea tra buio e luce...
Il controllo è necessario per il nostro equilibrio, ma perderlo è spesso fondamentale per sentirsi vivi.
Qualcuno ti ha paragonata a Billie Eilish. Cosa ne pensi?
E' un grande onore perché parliamo di un'artista a 360 gradi ascoltata in tutto il mondo. Detto questo da un punto di vista musicale non vedo grossi punti in contatto con lei, tanto più che questo paragone è stato tirato in ballo ai tempi di "Carillon", che era proprio un'altra cosa.
Forse il parallelo era più sul tipo di personaggio e sul modo di affermarsi...
Sì, era più un confronto con il modo di porsi, i vestiti larghi... ma per me era solo una fase, il mio stile è molto versatile.
Nelle immagini relative a "Freak" invece appari come una specie di Harley Quinn, minacciosa con una mazza da baseball in mano...
Si, tra l'altro io sono una ragazzina minuta... solo a tenere in mano quella mazza mi faceva male il braccio...
Ti rivedi anche in quell'immagine?
Mi riconosco, è una sfumatura dell'anima, come di Achille Lauro. Una delle tante mie sfumature, che vanno dalla ragazza con i vestiti larghi a quella aggressiva con la mazza da baseball.
Che progetti hai per il futuro?
Spero di continuare così, fare musica e conquistare fan che mi scaldano il cuore apprezzando quello che scrivo. Inoltre andando avanti conto di esprimermi al meglio dal punto di vista estetico, che per me è un lato molto importante.
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