Ha seguito le lezioni del primo giorno del suo quarto anno dell'Itis "Primo Levi" di Torino attraverso lo schermo di un pc, nel letto dell'ospedale in cui è ricoverato da qualche giorno e attaccato all'ossigeno. Pur in queste condizioni il 16enne Alessandro, ricoverato al Mauriziano di Torino per una grave polmonite bilaterale dovuta a batteri e virus rari (escluso il Covid dai sanitari), ha gioito nel rivedere i suoi compagni. Per lui la didattica a distanza, che ha contraddistinto lo scorso anno scolastico per via della pandemia, non è finita.
"E' un ragazzo sportivo, che si è presentato al Pronto Soccorso perché aveva delle difficoltà respiratorie e febbre - racconta il primario della Rianimazione Vincenzo Segala, - descrivendo i sintomi come se avesse un attacco di asma".
"Le indagini radiologiche hanno documentato - continua Segala - una grave polmonite bilaterale, che ha reso necessario la terapia con alti flussi di ossigeno". All'inizio si è temuto che il ragazzo avesse contratto il Covid, "ma sia il tampone che gli altri esami del sangue hanno escluso questa possibilità", precisa il primario.
La situazione comunque restava grave e i medici hanno deciso di ricoverare il ragazzo nel reparto di Rianimazione, per seguirlo costantemente e monitorare tutte le funzioni vitali. Ed è così che le condizioni di Alessandro dopo alcuni giorni sono migliorate al punto che era sua intenzione non mancare al suo primo giorno di scuola, anche solo virtualmente.
"Abbiamo visto che tentava di collegarsi con il telefonino - racconta il primario. - Gli abbiamo procurato un computer portatile affinché seguisse la lezione al meglio".
Lo studente verrà dimesso presto dalla Rianimazione e, dopo la convalescenza, potrà tornare in aula tra i suoi compagni.