Il primo tra i test di ingresso universitari del 2020, svolti tra mascherine e distanziamento, si rivela un successo per le aspiranti matricole. Infatti più dell'82% dei candidati alla prova di Veterinaria, che si è tenuta il 1° settembre, è risultato idoneo, ottenendo i 20 punti minimi per entrare in graduatoria. Per dare l'idea del salto in avanti, basti pensare che lo scorso anno solo il 62% arrivò al punteggio minimo consentito. Ma l'exploit dei futuri veterinari (o aspiranti tali) - come riporta il sito Skuola.net - prosegue anche sulle performance. Il più bravo a Milano.
Test veterinaria 2020, il punteggio medio ottenuto dai candidati
Il punteggio medio nazionale tra gli idonei, infatti, è stato piuttosto alto: 38,26. Lo scorso anno si era assestato sui 35,67 punti. Facile immaginare che chi ha ottenuto i punteggi vicini al 20 sarà escluso, mentre i più bravi - a seconda della posizione in graduatoria e delle preferenze espresse - risulteranno assegnati o prenotati in una data sede. Coloro che saranno nello status "in attesa" dovranno invece aspettare, pur essendo idonei, gli scorrimenti di graduatoria per poter risalire posizioni ed eventualmente ottenere un posto.
Chi è il più bravo del test di veterinaria 2020?
A livello geografico, la percentuale di idonei più alta (pari a 87,64%) è stata registrata a Padova, mentre il punteggio medio più alto (39,87) è stato ottenuto dai candidati che hanno sostenuto la prova presso l’Università Federico II di Napoli. Ma il più bravo in assoluto del test di veterinaria 2020 - che ha collezionato 83,60 punti, facendo molto meglio dei due "primi della classe" del 2019, fermi a 77,10 - ha svolto la prova da tutt'altra parte: a Milano. Gli atenei che hanno avuto più candidati tra i primi 100? Padova (20), Napoli Federico II (19), Milano (17) e Torino (12).
Veterinaria 2020: entrerà solo uno su 7
In totale, erano state 10.002 le domande pervenute per sostenere il test di veterinaria 2020, un vero record se pensiamo che nel 2019 erano quasi un paio di migliaia in meno. Tuttavia, il 1° settembre hanno effettivamente svolto il test 6.790 persone, recuperando quasi completamente il gap: nel concreto c'è stato uno scarto di appena 187 candidati in aula. Sono rimasti, viene da pensare, gli aspiranti veterinari davvero motivati, visto che in 5.596 (82%) sono riusciti a "superarlo", risultando idonei a concorrere per la graduatoria. Purtroppo per loro, però, questo non vuol dire avere effettivamente uno degli 890 posti disponibili nelle diverse sedi italiane. Vincerà, quindi, chi ha avuto il punteggio più alto, mentre chi sta in fondo dovrà sperare in eventuali rinunce e scorrimenti, considerando che c'è spazio per un candidato su 7.