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Covid, l'immunologo premio Nobel Hoffmann: "Se saremo prudenti, non servirà un nuovo lockdown"

"Seconda ondata? La escludo. Penso che il vaccino ci sarà entro Natale, ma diventerà disponibile alla fine del 2021"

L'immunologo e premio Nobel per la Medicina, Jules Hoffmann, è ottimista per quanto riguarda la guerra al coronavirus. "Se saremo prudenti, non ci sarà bisogno di un nuovo lockdown", ha detto. Per l'immunologo: il virus continuerà a circolare fino a quando non ci sarà il vaccino. "Penso che entro Natale - ha auspicato - ci sarà, ma diventerà disponibile alla fine del 2021".

"Non parlerei di seconda ondata. In Cina non si è verificata la seconda ondata, ad esempio", ha aggiunto a margine di una conferenza per il Premio Balzan a Milano. Sulla riapertura delle scuole, Hoffmann ha dato fiducia ai colleghi italiani e, comunque, ha ricordato "i ragazzi sono meno suscettibili di infezione rispetto agli anziani".

La scuola ai tempi del coronavirus: primo giorno tra i banchi per gli studenti di Hanoi e Teheran

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Primo giorno tra i banchi per gli studenti di Teheran, in Iran, e di Hanoi, in Vietnam. Mascherine, visiere e distanziamento. Questa la scuola ai tempi del coronavirus, come si vede dalle foto che arrivano dalla scuola privata di Bamdad Parsi, a nord di Teheran, e dalla scuola elementare Phuc Dien di Hanoi. In Vietnam, circa 23 milioni di studenti nel paese festeggiano l'inizio ufficiale dell'anno scolastico 2020-2021 dopo tre mesi di stop a causa del coronavirus. Il Paese ha cominciato ad allentare le restrizioni a inizio aprile ma la decisione di far rientrare a scuola tutti gli studenti è stata presa dopo che per il 17esimo giorno consecutivo non sono stati registrati casi di contagio interno. In Iran, l'anno accademico è iniziato due settimane prima del consueto, per recuperare il tempo perduto durante il lockdown. Nel nuovo anno solo gli studenti residenti nelle aree più ad alto rischio proseguiranno con la didattica a distanza.

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