Il sistema di potere sovranista ungherese di Viktor Orban ha fatto un'altra "vittima". La Klubradio, l'ultima radio libera dell'Ungheria, perderà la sua licenza tra qualche mese. L'annuncio è arrivato nelle ultime ore dall'Autorità sui media Nmhh, ovvero un organo del governo per regolare l'uso delle frequenze e per controllare i contenuti pubblicati dai media nazionali.
La motivazione, non ben precisata, sarebbe una generale "violazione delle regole" senza specificare nè in quali modalità né quando questa violazione si sarebbe verificata. La Klubradio, emittente privata molto ascoltata e decisamente critica nei confronti del regime di Orban, aveva già perso le sue frequenze in provincia e negli ultimi anni ha trasmesso solo da Budapest. Ma adesso è arrivato lo stop definitivo. "Una vera e propria esecuzione dell'ultima radio libera del Paese" secondo l'analista Agnes Urban, che si accoda alla parole dell'europarlamentare Katalin Cseh: "Un colpo contro la pluralità dei media che fa parte della soppressione sistematica delle voci indipendenti".
L'ultimo caso di una lunga serie. Pochi mesi fa Index, il maggior giornale online da oltre 1 milione di lettori al giorno, ha visto le dimissioni di massa di tutta la redazione dopo che un oligarca vicino al premier ha acquistato la società editrice, dando il via a una riorganizzazione dello staff in chiave pro-governativa.
Del resto dal 2018, nel Consiglio Ue, è in corso nei confronti dell'Ungheria una procedura per violazioni gravi dei valori dichiarati nel trattato sull'Unione Europea, la procedura dell'articolo 7, fra cui appunto la soppressione della libertà di stampa. Procedura che finora non ha ottenuto alcun risultato concreto.