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Dylan:"Factory non s'ha da fare"

Star contro il film sull'ex fidanzata

"Factory girl" non s’ha da fare. Bob Dylan è sceso in campo contro i produttori americani della pellicola di George Hickenlooper ispirata alla storia di Edie Sedgwick, star cinematografica, musa ispiratrice di Andy Warhol e successivamente dello stesso Dylan. Il film racconta la storia del cantautore che cercò di salvare la ragazza dalla Factory, il mitico studio del padre della pop-art a New York, poco prima che lei morisse di overdose nel 1971.

Edie Sedgiwick è una personaggio simbolo degli anni ’60 newyorchesi. In quel periodo l’evento più importante della sua vita è stato l’incontro con Andy Warhol. La ragazza è stata talmente folgorata da arrivare a tingersi i capelli d'argento, ovvero dello stesso colore di quelli del pittore. Molto presto è diventata anche la sua accompagnatrice ufficiale in ogni uscita mondana, nonché la prima delle cosiddette “superstar” della Factory, il leggendario studio dell’artista.

Ha ispirato artisti, registi e cantanti. “Just like a woman” di Bob Dylan e “Femme fatale” dei Velvet Underground sono canzoni ispirate a lei. La storia della Sedgwick si intreccia con quella di Dylan nel 1967, e quando questo avviene, la "musa" si allontana dal “team di Warhol” e tenta una carriera cinematografica sotto la guida di Albert Grossman, il manager di Dylan. In “Ciao! Manhattan", film cult e specchio della società di quegli anni, l'attrice interpreta se stessa. Oltre al film, anche la "storia" della pellicola, è significativa. Le riprese, infatti, hanno subito diverse interruzioni. La prima dovuta alll’arresto del protagonista maschile Paul America per traffico di droga, la seconda per l’incendio di un’ala dello storico Chelsea Hotel a opera della stessa Edie. nella pellicola Edie dovevav interpretare una modella di nome Susan in cerca di gloria, ma poi si è trasformata in un film sulla sua vita.

Una storia straziante, la sua, consumata in un tempo così rapido da non consentirle la gloria e il successo a cui aspirava. Ed ora un altro film vorrebbe riscattare quell'esistenza tanto breve e tanto intensa. Ma Dylan, che di quella storia è stato protagonista, non ci sta."Non ho indicazioni su dove voglia andare a parare la storia", ha detto la rock star al tabloid londinese "Daily Mail". "Non solo i produttori del film non hanno avuto l'approvazione di Dylan -ha aggiunto una fonte vicina al musicista- ma eravamo completamente all'oscuro dell'esistenza del progetto. Non vedo come questo film possa venire alla luce".