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Coronavirus, lo studio di Science: "In Italia non dalla Germania ma da Wuhan"

"Contrariamente alle speculazioni, il focolaio tedesco non è stato la fonte dell'epidemia nel Nord Italia che si è diffusa ampiamente in tutta Europa e alla fine a New York e nel resto degli Stati Uniti", dice la ricerca

Il coronavirus sarebbe arrivato in Italia da Wuhan e non dalla Germania. E' quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato su 'Science' e guidato da ricercatori dell'University of Arizona. Quindi, dice la ricerca, "contrariamente alle speculazioni, il focolaio tedesco non è stato la fonte dell'epidemia nel Nord Italia che si è diffusa ampiamente in tutta Europa e alla fine a New York e nel resto degli Stati Uniti". Lo studio ricostruisce il modo in cui il Covid è arrivato negli Stati Uniti e in Europa, analizzando e comparando le sequenze dei virus circolanti e realizzando modelli matematici ad hoc. 

"Si tratta di un lavoro molto interessante. E' vero che i modelli matematici hanno dei limiti, ma l'analisi delle sequenze punta su una prevalenza dell'origine cinese dell'epidemia in Italia: consideriamo che i voli Milano-Wuhan spostavano migliaia di persone", ha detto all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, che ha aggiunto: "In parte una 'penetrazione' della linea tedesca c'è stata, ma molto meno rispetto all'arrivo direttamente dalla Cina". 

Per quanto riguarda gli Usa, invece, lo studio indica una fonte diretta dalla Cina dell'epidemia negli Stati Uniti. 

Il caso tedesco - Secondo la ricerca, il caso del dipendente di una società di forniture automobilistiche della Baviera, in Germania, che, il 20 gennaio, è arrivato in aereo per un incontro di lavoro da Shanghai, in Cina, portando con sé il virus - la prima introduzione nota del coronavirus in Europa - è stato invece gestito bene: la risposta rapida avrebbe infatti impedito all'epidemia di diffondersi ulteriormente. 

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