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Coronavirus, in Francia quasi 10mila nuovi casi in 24 ore: si attende una nuova stretta

Il presidente Emmanuel Macron confermato che verranno prese decisioni importanti ma "su base locale" e soprattutto "senza cedere a nessuna forma di panico"

-afp

Sono poco meno di 10mila (9.843) i nuovi casi di coronavirus in Francia, cifre che confermano il trend al rialzo di tutti i parametri epidemici. La Direzione generale della Sanità comunica anche il decesso di 29 persone nell'ultima giornata (il totale delle vittime sale a 30.813) mentre i ricoverati negli ospedali sono stati 352 in 24 ore, un numero in calo rispetto agli ultimi due giorni. 

La fase di "convivenza con il virus" si sta rivelando più difficile del previsto e il Comitato scientifico che affianca il governo nella lotta all'epidemia "ha constatato il fallimento”. A complicare ulteriormente la situazione è stata la riapertura delle scuole. Le autorità sanitarie ne hanno chiuse 32, in più 524 classi sono state rimandate a casa a fare lezione a distanza. Ma tutti i genitori sanno di casi di positività che si moltiplicano, soprattutto nei licei, e la preoccupazione aumenta.

Inoltre, negli ultimi giorni si è registrata un'ondata di banalissimi raffreddori, talvolta con qualche linea di febbre. Quella che come ogni anno affligge tanti bambini al rientro a scuola. Quest'anno, però, basta uno starnuto per spingere gli insegnanti a rispedire a casa gli scolari. I medici di famiglia vengono sommersi di chiamate, i laboratori di analisi o i tendoni allestiti nelle strade per i tamponi vengono assaliti da folle sempre più numerose, code che comportano attese anche di oltre tre ore. Per questo, il governo - in fretta e furia - ha comunicato che i genitori costretti a rimanere a casa a causa dei bambini che non possono andare a scuola avranno diritto alla cassa integrazione per i giorni di assenza. 

Dal Consiglio di difesa, il governo in formazione ristretta ricevuto all'Eliseo, si attende una nuova stretta sui comportamenti. Il presidente del Consiglio scientifico, Jean-François Delfraissy, ha anticipato "decisioni difficili" ma indispensabili per l'esecutivo. Mentre il presidente Emmanuel Macron ha cercato di non agitare ulteriormente gli animi, confermando decisioni importanti ma "su base locale" e soprattutto "senza cedere a nessuna forma di panico”.

"Dobbiamo guardare alle prossime settimane", ha spiegato Macron, cercando di "adeguarci all'evoluzione del virus provando a rallentarne la circolazione con le regole sanitarie e l'organizzazione della vita sociale". "Dobbiamo farlo - ha continuato - permettendo di continuare a vivere, educare i nostri figli, occuparsi degli altri pazienti e delle altre patologie, avere una vita economica e sociale".

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