Grottaglie la “città dalle molte grotte” sorge su di una collina a pochi chilometri da Taranto sul ciglio del gradone murgiano che degrada verso il Mar Piccolo. E’ una delle perle della Puglia. E’ celebre per le “gravine”, spettacolari canyon lungo i quali, fin dalla preistoria, sono stati scavati numerosi rifugi in grotta. Ma Grottaglie, oltre che per le squisite uve da tavola, è anche famosa per le sue ceramiche: con le sue 50 botteghe specializzate è inserita nel ristretto elenco delle 37 città della ceramica italiana.
La produzione di questi manufatti si concentra a Grottaglie nel “Quartiere delle Ceramiche” che sorge in ambiente rupestre ancora in attività, lungo la gravina San Giorgio. Si tratta di un centro di esperti ceramisti con laboratori e forni di cottura scavati nella roccia: una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Il Museo della Ceramica - Ospitato presso il Castello Episcopio e' il più importante museo pugliese sul tema dell'arte delle ceramiche e rappresenta il connubio tra quest'antichissima arte e la cittadina jonica. Sito nell’ala sud-orientale del Castello Episcopio, un tempo residenza degli arcivescovi di Taranto, il Museo occupa gli ambienti anticamente utilizzati come stalle che, dopo adeguati lavori di restauro, sono diventati uno spazio espositivo di grande suggestione. L’artigianato figulino, per secoli settore trainante della vita e del commercio di Grottaglie, è qui degnamente rappresentato da circa 400 manufatti, che coprono un arco cronologico assai ampio che va dal VIII secolo a.C sino ai giorni nostri.
I "Bianchi" di Grottaglie - Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese.
Il pumo - Manufatto ceramico che ricorda dei boccioli di fiori stilizzati e che sostituisce le piante ornamentali su terrazzi e balconi. Il termine dialettale “pumo” deriva dal latino pomum (frutto), oggetto tondo a forma di pomo e, infatti, ha forma tondeggiate di solito terminante a punta. La superficie può essere liscia oppure modellata plasticamente con foglie a rilievo. Quest’oggetto tipico, particolarmente diffuso a Grottaglie ha una funzione apotropaica e simbolica poiché rappresenta la fecondità, il buon auspicio e la difesa dal male.
Escursioni alle gravine - Ma Grottaglie è tanto altro: i sabati e le domeniche di ogni mese ecco il “viaggio a piedi” nella spettacolari gravine, testimonianze di un’antica civiltà rupestre che ha espresso peculiarità artistiche giunte fino a noi grazie agli affreschi delle chiese. Sono tre le principali gravine di Grottaglie che ancora si possono visitare: Lama di Penzieri, del Fullonese e di Fantiano.
Da qui viene l’Uva Vittoria - Uno dei centri pugliesi più importanti per la produzione e commercializzazione dell'uva da tavola è Grottaglie dove l’attività dell’uva da tavola viene sviluppata su un terreno coltivato di circa 2mila ettari con una produzione di 500mila quintali per un fatturato di quasi 38 milioni di euro: soprattutto di uva da tavola nelle qualità Vittoria e Regina.
Per maggiori informazioni: www.grottaglieturismo.it