E' cominciata a Palazzo Chigi la riunione del Comitato Interministeriale per gli Affari europei presieduto dal premier Giuseppe Conte. Sul tavolo c'è la bozza delle "Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza": 28 slide in trenta pagine per definire gli obiettivi che l'Italia vuole raggiungere con i 209 miliardi del Next Generation Eu, meglio conosciuto come Recovery Fund.
Ecco i "cluster" di intervento previsti: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità, inclusione sociale e territoriale; salute.
In parallelo a questi filoni si agirà sulle tasse, con una riduzione del cuneo fiscale per dare più consistenza ai salari. I tempi sono però serrati. Bruxelles attende la bozza del piano nazionale di rilancio entro il 15 ottobre. Altri Paesi, come la Francia, hanno già svelato nel dettaglio come investiranno i soldi dell'Europa.
Grazie alle risorse del Recovery Fund, 209 miliardi in aiuti e prestiti spalmati in tre anni, il governo punta a far ripartire l'economia. Tra gli obiettivi: raddoppiare il tasso di crescita, portandolo all'1,6% in linea con i valori Ue e aumentare il tasso di occupazione del 10% per arrivare al 73,2% della media europea.