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Omicidio Willy, testimoni: "Belleggia ha sferrato il calcio mortale al ragazzo"

Secondo la versione di alcuni giovani presenti alla rissa, i fratelli Bianchi sarebbero intervenuti, come in altre occasioni, per "aiutare" con la loro forza e violenza i compagni, ma non sarebbero i responsabili materiali della morte del giovane di origini capoverdiane

Omicidio Colleferro, chi sono i quattro arrestati 

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Gabriele Bianchi, 26 anni 
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Gabriele Bianchi, 26 anni 
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 Mario Pincarelli, 22 anni
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 Francesco Belleggia, 23 anni
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Marco Bianchi, 24 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
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Gabriele Bianchi, 26 anni
Si chiamano Marco e Gabriele Bianchi, rispettivamente di 24 e 26 anni, Mario Pincarelli, di 22, e Francesco Belleggia, di 23. Sono tutti di Artena, hanno in comune la passione per le arti marziali, i tatuaggi e per i simboli paramilitari e hanno già piccoli precedenti penali alle spalle. Sono stati arrestati dopo aver massacrato con pugni e calci sul volto Willy Fonteiro Duarte, un 21enne intervenuto per tentare di placare una rissa e per difendere un amico.

Potrebbero non essere i fratelli Bianchi i responsabili materiali della morte di Willy Monteiro Duarte. Due supertestimoni della rissa di Colleferro, amici del gruppo dei quattro arrestati, forniscono una prima ricostruzione dell'intera sera di sabato scorso: Francesco Belleggia, karateka, avrebbe sferrato il calcio mortale a Willy.. Se confermata dalle indagini dei carabinieri, servirà a ridefinire le responsabilità Gabriele e Marco Bianchi.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, tutto comincia con una lite tra due fazioni: da una parte il gruppo di Colleferro nel quale c’è il ragazzo che Willy proverà a tirar fuori dai guai rimettendoci la vita, dall’altro quello di Artena con Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Durante la zuffa i due di Artena si trovano subito in difficoltà e in inferiorità numerica.

Intervengono Gabriele e Marco Bianchi: come già capitato altre volte, poiché i due sono esperti di Mma, pronti a far valere muscoli e tecniche di combattimento. I testimoni riferiscono di spintoni e qualche schiaffo, molti avversari di Belleggia e Pincarelli si danno alla fuga.  Willy, sempre secondo quanto ricostruito da più testimoni, si mette in mezzo a fare da paciere e rimane coinvolto. Cade, colpito forse da una manata di Marco Bianchi.

Prova a rialzarsi sulle braccia ma i due che hanno iniziato la rissa vogliono anche chiuderla. Pincarelli gli dà un pugno al capo, Belleggia un calcio "da karate", al volto. Un dettaglio, questo, riportato anche in altre testimonianze raccolte dai carabinieri. Belleggia è in effetti un karateka: nel suo interrogatorio ha detto di non aver colpito il ragazzo, accusando implicitamente gli altri del gruppo e in particolar modo, proprio Gabriele e Marco.

Accuse respinte al mittente dai fratelli Bianchi, che, nel loro interrogatorio, hanno invece affermato che è proprio Belleggia il responsabile principale. E che dovrebbe assumersi le responsabilità di quanto tragicamente accaduto.

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