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Omicidio Colleferro, il collega di Willy: "Le parole non bastano per spiegare il dolore che proviamo"

Il ricordo di chi lavorava insieme al giovane: "Lo vedo ancora di fronte a me in cucina, un ragazzo gentile e simpatico con tutti. Ai giudici chiedo il massimo della pena"

"Lavorava proprio al mio fianco. Davanti a me ho la sua immagine, quella di un ragazzo bravo, gentile ed educato". Il ricordo rotto dall'emozione di Mohammed "Mimmo" Abdelnabi, cuoco e collega di Willy Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro. "Le parole di scuse e di condoglianze non bastano per esprimere il dolore che proviamo. Per me chi uccide una persona non è umano", ha continuato il cuoco, rivolgendo un appello ai giudici per "dare il massimo della pena". 

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