Omicidio Colleferro, i fratelli arrestati: "Non abbiamo toccato Willy"
I due hanno raccontato di essere intervenuti per dividere alcune persone durante una rissa e hanno fatto i nomi dei presunti responsabili
"Non lo abbiamo toccato. Respingiamo ogni accusa. Siamo intervenuti per dividere, abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati". Lo hanno dichiarato durante l'interrogatorio Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli arrestati per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro (Roma). Nei prossimi giorni, intanto, potrebbero esserci indagini patrimoniali sui due, per verificare se il loro tenore di vita sia in linea con la situazione economica.
"Durante l'interrogatorio - ha spiegato l'avvocato dei fratelli Bianchi, Massimiliano Pica - i miei assistiti hanno raccontato di avere visto delle persone che loro conoscevano e che erano coinvolte in una rissa con altri soggetti a loro sconosciuti. I miei assisti hanno fornito al giudice i nomi dei loro conoscenti". I due ragazzi, inoltre, "affermano di avere 'sbracciato' per dividere gli autori della rissa ma di non avere colpito il ragazzo".
"Siamo dispiaciuti e distrutti perché accusati di un omicidio che non abbiamo commesso", hanno detto i due secondo quanto riferito dal loro legale, stando al quale anche le famiglie coinvolte "vivono in una situazione di grande dolore". Gli investigatori hanno intanto escluso, per il delitto, il movente razziale e quello politico.
Per quanto riguarda le indagini patrimoniali, secondo fonti investigative i due ragazzi, che hanno precendenti di polizia per spaccio e lesioni, risultano ufficialmente nullatenenti, ma sui loro profili social compaiono foto che li ritraggono in alberghi di lusso a Positano, in campagna in Umbria, in barca a Palmarola e spesso con indosso abiti griffati.
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