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Venezia 77, Alice Rohrwacher e Jr raccontano la resistenza contadina

La regista e l'artista francese autori di un corto, "non un film ma un'azione cinematografica, qualcosa che ci è venuto di realizzare e che vogliamo sia più che un semplice prodotto solo artistico"

Inquadratura dall'alto, una land art emozionante dove tra campi verdi un contadino è steso in uno spazio immenso: "Ci avete seppellito ma non sapevate che eravamo semi". E' l'"Omelia Contadina" che Alice Rohrwacher e l'artista francese Jr hanno presentato a Venezia 77, un corto di nove minuti, "non un film ma un'azione cinematografica, qualcosa che ci è venuto di realizzare e che vogliamo sia più che un semplice prodotto solo artistico. Vogliamo scongiurare la scomparsa della civiltà contadina".

Tutto nasce dalla frequentazione e dall'amicizia tra la regista premiata a Cannes due volte (il Grand Prix per "Le meraviglie" e poi la sceneggiatura per "Lazzaro Felice)" e Jr: "Ogni volta che lui mi veniva a trovare si avvicinava sempre di più a questo mondo. Jr ha visto tutta questa realtà di contadini che lottano e cercano di sopravvivere alle grandi monoculture e ai giganti delle industrie agroalimentari che sono arrivati anche qui e insieme abbiamo deciso di fare qualcosa insieme. Ci ha commosso questa resistenza dei contadini, ragazzi giovani e anziani, volevamo fare qualcosa per supportarli, ma non qualcosa di arte e basta, non solo un film piuttosto qualcosa che unisse i nostri due mondi. Con 'Omelia Contadina' vogliamo dare visibilità, immagine a questa lotta incredibile che conducono quotidianamente".

OWEN E TRINCA IN FUGA DA LORO STESSI - Clive Owen e Jasmine Trinca sono protagonisti di un insolito road movie attraverso l’Europa alla ricerca di luoghi dimenticati. E' "Guida romantica a posti perduti' di Giorgia Farina, passato alle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia. Clive Owen, in collegamento remoto dalla sua casa, racconta: "Sono stato subito toccato dallo spirito e dall'umanità della sceneggiatura. È la storia di due persone tormentate che tengono nascosto il dolore, ma è anche un film pieno di vita, dal tocco leggero. I due protagonisti cercano i posti perduti, ma alla fine trovano se stessi". Benno (Owen) e Allegra (Trinca) sono entrambi cronicamente bugiardi. Lui ha superato i cinquanta, è inglese e beve come una spugna, lei, vent'anni di meno, è una blogger di viaggi che non viaggia. Insomma, entrambi vivono mentendo e non avrebbero alcuna voglia di cambiare se non ci si mettesse il destino. Vicini di casa senza essersi mai conosciuti, fino al giorno in cui lui sbaglia pianerottolo e tutto cambia. Il caso porta la strana coppia in fuga verso posti perduti o dimenticati dove sostenendosi a vicenda i due si riscoprono l'una grazie all'altro. "Non è una commedia romantica tradizionale ma piuttosto un romanticismo della nostalgia, una sorta di romanticismo moderno", sottolinea la regista Giorgia Farina. 

Venezia 77, la bellezza sfila sul red carpet del settimo giorno

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 Polina Pushkareva
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 Flora Delle Vacche
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 Malgorzata Szumowska
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Sara Lazzaro
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 Maja Ostaszewska
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 Baby K
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 Madalina Doroftei
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Eleonora Geggero
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Carolina Crescentini e Francesco Motta
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Antoinette Aron
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 Weronika Rosati

KONCHALOVSKY: "OGGI IL LIETO FINE E' UN MIRACOLO" -  Al Lido il regista russo Andrei Konchalovsky con il suo "Cari compagni!" presentato in Concorso alla 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Ci troviamo a Novocherkassk nel 1962. Lyudmila, (Julia Vysotsakaya, moglie del regista) membro del partito comunista locale, è animata della più grande fede nel partito e nei suoi ideali. Ora, durante una manifestazione operaia in una fabbrica di locomotive, scoppia una sparatoria sui dimostranti ordinata dal governo e perpetrata dal Kgb per reprimere lo sciopero. Un fatto straordinario che cambierà la storia del paese che non aveva mai visto una repressione con l'uso di armi verso compagni operai. Tra i molti dispersi c'è anche la figlia di Lyudmila. Da qui, da parte della donna, l'affannosa ricerca in una città bloccata e con le autorità che vogliono insabbiare tutto. Nel film, dai toni classici e pieno del fascino di un'Unione Sovietica in crisi economica, ma ancora forte del radicamento dei suoi valori in ogni classe sociale, tanta nostalgia di Stalin da parte del popolo. 

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