storie di moda

Moki-b. Il look country diventa urban-chic

Monica Solzi, già designer del noto brand beachwear Bikini mi.ma., crea un nuovo marchio total look dal sapore western

Moki-b è la nuova linea di abbigliamento che nasce dall’esperienza pluriennale della designer Monica Solzi, nome già legato al sofisticato brand beachwear Bikini mi.ma. Stile country, lunghezze maxi, motivi originali…queste le cifre distintive di un marchio total look che si propone di conquistare le passerelle metropolitane con i suoi prepotenti richiami al mondo hippy e western.

Le stampe sono le vere protagoniste della collezione: bluse etniche, camicie animalier e gonne jacquard. I maxi dress sono impreziositi da cinturoni con grandi fibbie decorate con borchie e turchesi.

Morbidi cardigan, mantelle con frange, cappotti over e fake fur completano il look per creare outfit grintosi dal sapore unico e autentico.

La donna Moki-b ha una personalità eclettica: amante delle sovrapposizioni a contrasto, gioca mixando il lurex dal finish metallico e lucente con il tocco caldo del velluto seventies, l’impalpabilità del tulle con filati dalle trame spesse, i pizzi delicati con la durezza del cuoio. 

Il total look Moki-b rifiuta le convenzioni e i diktat della moda, affermando con fierezza uno stile inedito ed originale, per una cowgirl urbana capace di osare con indomita audacia.

Monica, quando e com’è nato il progetto Moki-b? 

I fattori che hanno portato al lancio di Moki-b sono stati molteplici. Il successo e gli apprezzamenti della linea beachwear Bikini mi.ma, unitamente all’incremento degli store di proprietà (b-shop) sul territorio nazionale, hanno fatto senz’altro emergere l’esigenza aziendale di destagionalizzare il prodotto. Si è scelto di non snaturare il brand Bikini mi.ma., lasciandolo a presidio della nicchia del beachwear ed affiancando ad esso una linea più cittadina, con gli stessi tratti stilistici, ma con una propria identità. Io custodivo da anni il sogno di lanciare un marchio di maglieria…da questo insieme di elementi è nato Moki-b, un concept che mi rispecchia così tanto da avermi rubato il nome...Moki sono io, per tutti i miei amici!

Quali sono le cifre stilistiche di questa prima collezione FW20? 

Ciò che rende unica e, spero nel tempo, anche riconoscibile la collezione Moki-b è l’utilizzo di materiali fluidi ed estremamente confortevoli, adattati ad una modellistica che non lascia spazio alla noia. Capi che si mescolano tra loro e che giocano con la personalità della donna che sceglie di indossarli.

Da dove deriva il forte richiamo al mondo hippy e al mondo western? 

Retaggi della mia gioventù, quando tenevo tra le mani una chitarra per suonare musica country e salivo in sella ad un cavallo per assaporare quel forte senso di libertà... Ancora oggi utilizzo questi ricordi per interpretare lo stile dei miei capi, adattandolo alla donna contemporanea.

Che importanza assumono materiali e colori nell’ambito della tua produzione?

Un’importanza primaria. Si devono fondere insieme, appagando tatto e vista.

Com’è la donna Moki-b a cui ti rivolgi? 

Vorrei rivolgermi a tutte le donne, anche a quelle che amano stili diversi, a coloro che si sentono perfette nel loro minimalismo e a quelle che pensano di non poter fare a meno del più classico dei tailleur. Mi piacerebbe che talvolta scoprissero il piacere di reiventarsi.

Cosa sogni per il futuro del brand?

L’augurio è quello di un consolidato successo. Questo pensiero di speranza nasce sincero per Moki-b, ma anche per tutte le altre aziende patrimonio del Made in Italy, la cui energia vitale e rappresentata dall’impegno di tante persone, che lavorano per garantire la qualità è l’unicità del prodotto, riconosciuto come vera eccellenza in tutto il mondo.