STUDIO SU 2.500 CONSUMATORI

Fase 3, quasi metà degli italiani non frequenta i negozi privi di norme di distanziamento

E' quanto emerge da una ricerca su 2.500 consumatori. Le istruzioni meno chiare nei ristoranti e nei bar. A seguire supermercati e negozi d'abbigliamento

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Il 45% dei consumatori italiani ha deciso di non frequentare più gli esercizi commerciali che non hanno una chiara segnaletica relativa al distanziamento sociale. E' quanto emerge da uno studio promosso da Roland DG su oltre 2.500 consumatori. Lo studio rivela che una segnaletica chiara ha un impatto notevole sulla fiducia dei clienti.

Più attenzione alle norme In Italia, l'86% dei consumatori ha affermato di sentirsi più al sicuro negli esercizi che indicano chiaramente le norme per il rispetto del distanziamento sociale. Inoltre, i risultati dell'analisi mostrano che i marchi con un'inadeguata segnaletica sulle norme di sicurezza anti Covid-19, rischiano danni d'immagine. Queste regole sono oggi più che mai sotto i riflettori, con la stragrande maggioranza dei consumatori, l'85%, che dichiara di essere più sensibile a questo aspetto rispetto a prima della pandemia.

Al primo posto bar e ristoranti Secondo il 36% degli intervistati, in Italia gli esercizi con le istruzioni meno chiare sono i ristoranti e i bar, seguiti dai supermercati e dai negozi di alimentari, per il 35%. Infine ci sono i negozi d'abbigliamento (29%). "I punti vendita che non danno priorità alla segnaletica relativa al Covid-19 continueranno a riscontrare un allontanamento dei clienti", ha commentato Marc Artigas, direttore commerciale di Roland DG Italia.