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Torino, medico muore di coronavirus: l'ospedale dove ha lavorato gli dedica un reparto

Il riconoscimento sarà ufficializzato giovedì 10 settembre, quando si terrà la cerimonia d'inaugurazione

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E' morto a metà maggio a causa del coronavirus il dottor piemontese Davide Cordero, 64 anni. Ora l'ospedale di Rivoli (Torino), dove ha lavorato per tanti anni, gli dedicherà il reparto di Rianimazione. Il riconoscimento sarà ufficializzato giovedì 10 settembre, quando si terrà la cerimonia d'inaugurazione. Durante i mesi più duri della pandemia, Cordero ha prestato servizio presso il policlinico di Monza, dove lavorava come anestesista e dov'è morto. "E' il simbolo di tutti i professionisti che hanno sacrificato la propria vita per svolgere il proprio dovere", dichiarano dalla Asl To3. 

Una vita al servizio degli altri - "Soccorrere chi è in pericolo e assistere chi è nel bisogno e nella malattia non è un mestiere... È un onore e un privilegio", scriveva Cordero su Facebook. E la sua vita ne è l'esempio lampante. Il dottore è stato, infatti, uno dei fondatori del 118 in Piemonte e primo addestratore al servizio di elisoccorso per tanti medici negli anni '90. E' stato anche vicepresidente della ong "Rainbow for Africa", con la quale ha svolto molte missioni, specie in Ruanda. Non vedeva l'ora di andare in pensione per poter tornare in Africa. Con la Croce rossa aveva fatto missioni in Iraq durante la guerra del Golfo e faceva parte del Soccorso alpino. A Monza si era trasferito per motivi familiari.

L'inaugurazione - Come riporta La Stampa Torino, all'inaugurazione saranno presenti i colleghi che hanno lavorato con lui; Flavio Boraso, direttore generale dell’Asl To3; Luigi Icardi, assessore alla Sanità del Piemonte, e il sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli.

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