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Regionali, Salvini: "Il voto locale non c'entra con il governo"

Il leader della Lega esclude che l'esito delle regionali possa avere ripercussioni sull'esecutivo

"In democrazia decidono i cittadini, voteranno in sette Regioni, saranno voti fondamentali, belli, positivi, di cambiamento, però per queste Regioni. Il governo non c'entra nulla". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Brindisi per il tour elettorale. Salvini ha quindi escluso che un esito negativo delle elezioni regionali possa avere ripercussioni sulla tenuta dell'esecutivo. 

"Governo litigioso" - "Sarà un voto dei toscani per i toscani, dei pugliesi per i pugliesi, dei veneti per i veneti. Io contesto al governo litigiosità e incapacità", ha detto Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano delle eventuali ripercussioni dell'esito delle elezioni regionali sulla tenuta del governo Pd-M5s. 

La situazione in Italia - E a chi gli ha chiesto un parere su un possibile nuovo lockdown, Salvini ha risposto: "No, spero proprio di no. Grazie al buonsenso degli italiani, alla prudenza, al lavoro di medici e infermieri, fortunatamente la situazione è molto migliore rispetto a quella della primavera". 

Contagi e normalità - "I contagiati di oggi non sono i contagiati di marzo, le terapie intensive sono quasi vuote e non sono affollate come marzo. Ogni tanto Conte cerca degli obiettivi su cui scaricare le sue incapacità, una volta sono le discoteche, una volta sono gli aperitivi, una volta sono gli stadi, però tutta l'Europa torna a studiare, a vivere, a lavorare: è possibile che solo in Italia siamo ancora qui nel dubbio?", ha aggiunto. 

Venezia 77, sbarco al bacio per Matteo Salvini e Francesca Verdini

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Scarpe lucide nere, in smoking scuro e in ottima forma fisica: è un Matteo Salvini versione relax e innamorato quello che sbarca al Lido mano nella mano con Francesca Verdini, elegante in completo giacca e pantaloni di velluto nero e tacco 12. Lui ha la mascherina con il leone di San Marco, lei nera in tono con la mise. Ad entrambi misurano la temperatura: è sotto i 37, dunque possono risalire la hall dell'Excelsior. La serata comincia così. Fotografi appostati da ore e cronisti pure: Salvini si ferma, risponde e da quel momento si gode il festival di Venezia. "Sono qui per trascorrere tre ore di relax, godermi un bel film, fare contenta Francesca - le cose intelligenti le decide sempre lei - passare una bella serata. Nessuna manipolazione politica - risponde a distanza a Pierfrancesco Favino, il protagonista di Padrenostro che aveva sottolineato di non averlo invitato e di augurarsi che non sia questo il pretesto per etichettare il film in gara per il Leone d'oro a Venezia 77 'pro poliziotti' - mi aspetto di divertirmi, a me Favino come attore piace molto". Con lo smoking, per quanto sorridente e disponibile ai microfoni, risulta un po' rigido: "Se sto a mio agio? Non tanto, a dire il vero - risponde - è la terza volta in vita mia che indosso uno smoking, l'ho fatto alla Scala e al Quirinale". La coppia, poi, mano nella mano, mascherine sul viso, si avvia a uscire dall'hotel per fare i 200 metri che separano l'Excelsior dal red carpet del Palazzo del cinema: la folla è tanta, una voce isolata urla 'vai a casa', ci sono anche gli applausi, la richiesta di selfie e di autografi è accontentata. Sul tappeto rosso ci scappa anche un bacio sulle labbra, i flash si sprecano, poi l'ingresso in platea, mescolati tra il pubblico comune

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