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Omicidio Colleferro, l'omaggio della Roma calcio: "Riposa in pace Romanista" | La politica unita nel condannare

La Roma calcio ricorda il giovane picchiato a morte a Colleferro. Il mondo della politica compatto condanna l'accaduto. Esplode la rabbia degli abitanti

"Willy Monteiro Duarte sognava di poter indossare un giorno la maglia della sua amata AS Roma. Questo sogno è stato spezzato (...). I nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici di Willy. Riposa in pace, Romanista". Così, sui social, la Roma ricorda il giovane picchiato a morte a Colleferro. Il mondo della politica compatto condanna la vicenda. Di Maio: "Willy merita giustizia". Salvini: "Condanne siano esemplari". 

La vicenda desta sgomento e indignazione. Il mondo della politica, da destra a sinistra, condanna fermamente l'accaduta e chiede giustizia. "Non si puo' morire così. A 21 anni, ucciso da un branco di delinquenti, pestato a calci e pugni. Non è possibile. Willy merita giustizia e chi lo ha ucciso deve pagare una pena esemplare". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook.  Matteo Salvini tuona: "È morto per un gesto di altruismo. Picchiato con ferocia da esseri disumani, ucciso per aver difeso un amico (...) Tutta la comunità di Colleferro e l'Italia intera chiedono pene esemplari per i maledetti assassini" aggiunge.

La rabbia degli abitanti di Colleferro intanto si mescola al dolore. "Qui non si dorme. Servono più controlli" dicono e una donna riflette: "Io sono una mamma e poteva essere mio figlio".

Sul luogo del pestaggio mortale accorrono in tanti per rendere omaggio e dare l'ultimo saluto al 21enne Willy, giovane promessa del calcio. Una maglietta della Roma con su scritto "Grazie Willy gli eroi non muoiono mai", una targa "Ciao Angelo mio" e decine di di mazzi di fiori. Un pellegrinaggio silenzioso di amici e conoscenti.

Nella vicina piazza Italia, a pochi metri di distanza, c'è stato un minuto di silenzio in memoria del ragazzo con il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna che oggi ha proclamato il lutto cittadino. "Non si è trattato di una semplice rissa, ma di qualcosa di più cruento, cui in nessun modo si può trovare una giustificazione" ha detto.

Sui social le pagine dei quattro arrestati - i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Francesco Belleggia e Mauro Pincarelli - si stanno riempiendo di insulti e offese. E un amico di Willy accusa: "Li conoscevano tutti qui quei due fratelli. Da due anni litigano e  picchiano con le stesse modalità, sono stati autori di altri pestaggi".

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