Donne e scienza. Questo il tema della settima puntata de "La Città della Scienza", la rubrica settimanale di Tgcom24 che nelle scorse settimane ha sviscerato gli argomenti di EuroScience Open Forum (Esof) 2020, il grande evento che si sta tenendo a Trieste e che terminerà domenica 6 settembre. La parità di genere nel settore delle scienze è ancora un obiettivo da raggiungere, soprattutto per i ruoli di controllo. Negli ultimi anni il gap tra i due sessi è diminuito, ma c'è ancora tanta strada da fare. Abbiamo parlato dell'importanza dell’inclusione delle donne nella scienza con Anna Menini, professore ordinario di Fisiologia alla Sissa e Evgenia Markvardt, di Unesco-Owsd (Organization for Women in Science for the Developing World).
Scienza, parità di genere: a che punto siamo? - Le Nazioni Unite, attraverso l'Unesco, hanno evidenziato che, nel 2019, solo il 30% delle studentesse ha scelto discipline che vengono indicate con l'acronimo Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Percentuale che in alcuni Paesi scende anche al 3% in un settore come quello delle tecnologie informatiche.
"Il numero di scienziate è ancora molto inferiore a quello degli scienziati, questo sebbene sempre più ragazze si iscrivano ai corsi Stem. Le donne sono molto brave, in alcuni casi anche più degli uomini: in media, il voto di laurea è superiore e si laureano in tempi più brevi rispetto ai colleghi maschi. Però, poi - e mi riferisco all'ambito della ricerca scientifica e dell'università - quando si procede nella carriera e si arriva a una posizione più elevata, vincono i colleghi uomini", spiega Menini.
"La percentuale di donne che scelgono un percorso scientifico è ancora abbastanza bassa, siamo al 30%, e in tanti Paesi in via di sviluppo la percentuale scende ulteriormente. Spesso le donne non possono permettersi di continuare la carriera. Per questo, l'Owsd offre una borsa di studio per la ricerca scientifica", dichiara Markvardt.
Quarta giornata di Esof 2020 - Intanto, continuano i lavori del Forum. In collegamento da Esof 2020, Serena Fabbrini, dell'Ufficio Comunicazione di Esof, ha raccontato a Tgcom24 la quarta giornata. Tanti gli ospiti - da Ada Yonath, Premio Nobel per la Chimica nel 2009 a Marica Branchesi, fisica di fama internazionale nuova e testimonial di Esof 2020 - così come i temi trattati. Tra questi, i vaccini: si è parlato della sfiducia quasi dilagante verso questi ultimi e della disinformazione a essi legata. E' stata anche annunciata la Dichiarazione di Trieste per i doveri umani, codice di etica e di responsabilità condivisa sulla salvaguardia della dignità umana.
In collegamento da Esof con Tgcom24 anche Francesca Fiorentini, docente del Dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Trieste, che ha parlato del legame tra patrimonio culturale e scienza.