Siamo rientrate dalle vacanze da una settimana e già ci sentiamo più stanche di quando siamo partite. A volte si tratta di una sensazione mentale, legata alla tristezza che si ritorna ai doveri quotidiani dopo una pausa che, forse, è stata troppo breve. Il cambiamento di stagione che si comincia a percepire nell’aria ha un suo peso, come pure la necessità di riacclimatarci all’ambiente cittadino. E’ anche possibile però che il nostro stile di vita sia troppo incalzante: in questo caso il nostro organismo ce lo segnala attraverso un disagio generale al quale è opportuno dare ascolto. Ecco allora una serie di accorgimenti che possiamo, anzi dobbiamo, mettere in pratica.
RALLENTARE IL RITMO – Sembra una banalità, ma la prima cosa da fare quando ci si sente stanchi è: riposare. Facciamo un check delle nostre giornate e cerchiamo di stabilire che cosa c’è che non va: se scopriamo che, nei pochi giorni dal momento del ritorno, abbiamo disfatto i bagagli, lavato e riposto tutto il guardaroba estivo, pulito la casa, rifornito la dispensa e abbordato con decisione tutti gli arretrati di lavoro in ufficio, non ci sono grandi dubbi: abbiamo preteso troppo da noi stesse. Le “partenze lanciate” vanno bene in Formula 1, ma sono poco proficue per i comuni mortali. Non resta che rallentare il ritmo, pianificando in modo tattico le diverse attività. Proviamo ad organizzare le giornate partendo da una specie di conto alla rovescia: pianifichiamo in primo luogo uno spazio per noi stesse, rovesciando la regola del “prima il dovere, poi…”. Dopo aver fissato una quota, piccola ma ragionevole, per quello che ci piace o per il dolce far niente, suddividiamo il tempo restante tra le diverse attività.
CLASSIFICARE LE PRIORITÀ – Organizzando l’agenda della giornata, assegniamo un grado di priorità alle cose da fare: facciamo come nei triage ospedalieri attribuendo un codice rosso alle attività molto urgenti, un codice giallo a ciò che, potendo, sarebbe meglio smaltire in giornata, e un codice verde a quello che faremo se ne troviamo il tempo. Tutto è di necessità impellente? Rileggiamo la lista e interroghiamoci a mente fredda: di certo tante mansioni potranno essere declassate da urgenza rossa a gialla. Ancora troppi codici rossi? Non resta che chiedere rinforzi. Proibito sacrificare la quota tempo che abbiamo riservato a noi stesse.
DORMIRE A SUFFICIENZA – Il ritorno a casa e il cambio di routine possono avere effetti negativi sulla qualità del riposo. Assicuriamoci quindi di avere a disposizione un numero sufficiente di ore di sonno: passare dalle lunghe dormite delle vacanze a notti brevi e agitate in cui si riposa poco e male ha, naturalmente, effetti negativi sul benessere diurno. Se la sveglia torna a suonare di buon mattino, non possiamo permetterci troppe notti brave trascorse in compagnia di amici a cui raccontare le avventure delle vacanze, o incollati al computer e allo smartphone per condividere gli album fotografici dell’estate. Diamoci un tempo limite entro il quale essere a letto la sera e ricordiamo che la luce blu emessa dai dispositivi elettronici altera i livelli di melatonina, l’ormone del riposo, con effetti negativi sulla qualità del sonno. Meglio spegnere tutto un paio d’ore prima di spegnere la luce e conciliare il sonno con un buon vecchio libro.
ACQUA A GOGÒ – Non tutti sanno che la stanchezza generale e diffusa è uno dei sintomi della disidratazione. Assicuriamoci di bere a sufficienza: i classici due litri al giorno (pari a circa otto bicchieri) consigliati a tutti gli adulti sani, sono sempre un buon parametro di riferimento. Per aiutarci a ricordare questa sana consuetudine, mettiamo una bottiglia piena sul nostro tavolo da lavoro e assicuriamoci di svuotarla nel corso della giornata.
CONTRASTARE L’EFFETTO AUTUNNO – In parte, il nostro disagio e un certo senso di affaticamento possono dipendere da fattori stagionali: le giornate si stanno accorciando sensibilmente, le temperature sono più fresche e la natura comincia a predisporsi lentamente alla quiescenza dell’autunno. Si tratta di un dato di fatto per il quale non c’è rimedio e che va quindi assecondato. Per contrastarlo può essere una buona idea sfruttare al massimo le ultime belle giornate per stare all’aperto il più a lungo possibile, per esporsi ai raggi solari e dedicarsi a qualche attività piacevole che mantenga vivo il ricordo delle vacanze.
DIFENDIAMO LA NOSTRA ABBRONZATURA – Il bel colorito dell’estate è un vero toccasana per il buon umore. Adoperiamoci per conservarlo il più a lungo possibile, mantenendo ben idratata la pelle, preferendo la doccia al bagno e tamponando la pelle con un asciugamano senza troppo strofinare. L’ideale è continuare a prendere un po’ di sole, passeggiando all’aria aperta e, magari, con un bagno di sole sul terrazzo di casa, come abbiamo fatto nel periodo di lockdown. L’ideale poi, se ne abbiamo la possibilità, è pianificare ancora un fine settimana o qualche domenica da trascorrere fuori città, al mare o in montagna: un progetto piacevole e una mini-vacanza in arrivo ci risolleveranno lo spirito e renderanno più facile il ritorno ai ritmi quotidiani.