Più i tempi sono difficili, più si compra rossetto. Funziona così, in parole molto semplici, il ‘Lipstick Index’, che mette in relazione le fasi di crisi o di difficoltà economica con l’acquisto del cosmetico per le labbra. Vale a dire: più le cose vanno a rotoli, più si cerca di tenere alto il morale prendendosi cura di sé stesse. Tuttavia, il coronavirus sta sovvertendo anche questo principio, dal momento in cui nei primi sei mesi del 2020 le vendite di rossetto sono crollate di ben il 60%, certifica Nielsen. La ragione? È sotto gli occhi di tutti...
COSA SCENDE E COSA SALE - È la prima volta che accade sostanzialmente dal 2001, quando dal marchio Estée Lauder hanno avuto l’intuizione di mettere in correlazione le due variabili. A dare il colpo di grazia al ‘Lipstick Index’ è stato, in particolare, l’uso delle mascherine. A crescere, invece, già durante il lockdown è stata la domanda di creme per il viso, mascara e make up per gli occhi. È ora sostanzialmente in ascesa, allora, il ‘Moisturizer Index’, per usare le parole dell’amministratore delegato italiano dello stesso brand beauty multinazionale, Fabrizio Freda. Del resto, vanno fortissimo in Rete anche i tutorial per i ‘tempi del Covid’ e questo nuovo trend, più natural e minimal, non sta risparmiando neppure le star della Mostra del cinema di Venezia.