Tre operatrici di una Rsa di Pescia, in provincia di Pistoia, sono state arrestate con l'accusa di maltrattamenti nei confronti di ospiti della struttura. Secondo gli inquirenti, che si sono avvalsi dell'aiuto delle telecamere, da giugno ad agosto le donne avrebbero compiuto violenze verbali e fisiche nei confronti degli anziani degenti. Ora le operatrici si trovano agli arresti domiciliari.
A far scattare le indagini è stata una ex dipendenteLe violenze, accertate anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere installate dagli investigatori nella casa di riposo San Domenico, sarebbero durate da giugno ad agosto. Le indagini, che sono scattate dopo le dichiarazioni di una ex dipendente, sono state condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Pistoia.
Accertati strattonamenti e percosse Nella struttura sono attualmente ospitati tra i 20 e i 30 degenti. Riguardo ai maltrattamenti, gli investigatori hanno parlato di condotte vessatorie, con minacce, insulti, ingiurie rivolte alle vittime. In qualche occasione, è stato precisato, ci sarebbero stati anche episodi di percosse e strattonamenti. Le tre operatrici arrestate, di 40, 54 e 63 anni, sono residenti in provincia di Lucca e Pistoia.
Il sindaco: "Sono indignato" "Sono sconcertato e indignato per le notizie che mi sono giunte e che ho riportato ai capigruppo in consiglio comunale", è il primo commento del sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, riportato dal quotidiano La Nazione. "Se i fatti fossero accertati - aggiunge il sindaco - i vertici della cooperativa che nella struttura svolge servizio di assistenza agli anziani, dovranno rendere conto alla cittadinanza magari in un consiglio comunale aperto".