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Libia, due pescherecci italiani sequestrati a nord di Bengasi

Altri due motopesca che si trovavano nelle vicinanze sono riusciti a invertire la rotta e allontanarsi. Ma i militari libici avevano già prelevato i due comandanti. Diciotto i marinai prelevati

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Due pescherecci della marineria di Mazara del Vallo, l'Antartide e il Medinea, sono stati sequestrati dalle autorità libiche a circa 35 miglia a Nord di Bengasi. Altri due pescherecci, che navigavano nelle vicinanze, sono riusciti a fuggire, ma i due comandanti sono stati prelevati dai militari libici. Un armatore dell’Antartide, Leonardo Gancitano, ha assicurato che i componenti degli equipaggi, diciotto in totale, "stanno tutti bene". 

I militari libici hanno fermati i quattro motopesca siciliani: oltre ai due poi sequestrati, anche l'Anna madre di Mazara del Vallo e il Natalino di Pozzallo. I comandanti delle quattro imbarcazioni sono stati fatti salire su un gommone della marina militare libica, e proprio durante questa operazione due dei quattro pescherecci sono riusciti a invertire la rotta ed allontanarsi.

A confermare il sequestro delle due imbarcazioni italiane è stata la Capitaneria di porto di Mazara, spiegando che il caso viene ora gestito dall'Unità di crisi della Farnesina.

Il sindaco di Mazara: "Ritorsione per la visita di Di Maio?" - Il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci pensa che "la tempistica del sequestro", avvenuto nella tarda serata di martedì, "non sia casuale" e spiega: "E' stato effettuato proprio mentre il nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio era in Libia da autorità marittime che fanno capo all'autoprooclamato governo dell'est del Paese. Inutile dire che la marineria di Mazara è molto preoccupata e lo siamo tutti. Ma ho fiducia nella nostra ambasciata, che in situazioni simili ha avuto comportamenti ineccepibili". 

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