post-Covid

Riparte la scuola: tutte le regole per tornare in classe

Niente mascherina a meno che non sia possibile rispettare il distanziamento. Primarie e medie inizieranno tra le 7.45 e le 9. Didattica a distanza prevista, per ora, solo per le superiori. La misurazione della febbre verrà effettuata a casa.

Manca poco al ritorno degli studenti tra i banchi di scuola. Una ripartenza caratterizzata da nuove regole e procedure per contenere il Covid-19. I primi a mettere piede in aula saranno bambini e giovani di Bolzano, che ha fissato la data per il 7 settembre. E se nel resto d'Italia le lezioni riprenderanno dal 14, aumentano le Regioni che chiedono di rinviare l'inizio direttamente dopo il voto del 20 e 21 settembre. Puglia, Sardegna e Calabria hanno già deciso; Abruzzo e Campania ci stanno pensando. 

Mascherina -Niente lezioni a distanza, ma in presenza e senza mascherina, a meno che non sia possibile garantire il distanziamento fisico tra gli studenti. Un'ulteriore decisione del Comitato Tecnico Scientifico, comunque, è prevista per i primi giorni di settembre, quando si prenderà anche una decisione sull'uso dei dpi nei luoghi comuni. Ogni scuola sarà tenuta a fornire quotidianamente i dispositivi a studenti e personale. 

Orari e mensa - Per quanto riguarda l'orario d’ingresso, primarie e medie inizieranno tra le 7.45 e le 9. A seguire le superiori. I presidi potranno anche istituire doppi turni, tra mattino e pomeriggio, per favorire il distanziamento. Le decisioni in questo campo spetteranno ai singoli istituti. A mensa previste monoporzioni con posate usa e getta, o anche pranzi al sacco da mangiare al banco.

Didattica a distanza - Dopo le decisioni di oggi, sembra abbandonata la soluzione della didattica a distanza anche per le scuole superiori. In caso di contagi, potranno scattare però nuove quarantene e di conseguenza il ricorso alla d.a.d per ogni ordine e grado. Spetterà alle Asl la decisione, valutando caso per caso, in merito all'isolamento di un'intera classe o solo di un gruppo di alunni. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata caso per caso dal Dipartimento di prevenzione 

Misurazione della febbre -Gli studenti dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Qualora questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio. Il Cts non ha ritenuto necessaria la rilevazione all'ingresso della scuola, ma alcuni comuni - come Milano, Bologna e Roma - hanno già dotato le scuole di termoscanner.