L'assassino di John Lennon resta in carcere: negata la libertà condizionata a Mark David Chapman
E' l'undicesima volta che l'uomo ne fa richiesta: ha ucciso l'ex Beatles l'8 dicembre 1980
Il 9 ottobre si celebrano gli 80 anni dalla nascita di John Lennon e l'8 dicembre invece i 40 dalla sua morte, per mano di Mark David Chapman. Nel 1980 l'uomo sparò cinque colpi di pistola all'ex Beatles fuori dalla sua abitazione, il Dakota Building. Intanto l'assassino ha chiesto la libertà condizionata per l’undicesima volta e la sua richiesta è stata ancora una volta rifiutata. Per fare ancora richiesta dovranno passare altri due anni.
Il 65enne è stato interrogato dalla commissione per la condizionale il 19 agosto, e ora passerà altri due anni in prigione prima di poter fare un altro tentativo. Chapman è detenuto nel carcere Wende Correctional Facility di Alden, New York, vicino Buffalo. Dopo aver scontato i primi 20 anni della pena prevista 20 anni, dal 2000 ha la facoltà di chiedere la libertà condizionale.
Non sono state rese note le motivazioni della Commissione. Durante l'udienza del 2018 Chapman aveva dichiarato che ogni anno sentiva "sempre più vergogna" per il suo crimine. Yoko Ono si era detta contraria alla possibile libertà vigilata dell'uomo, perché avrebbe potuto mettere in pericolo lei e i figli di Lennon, Julian e Sean, oltre a essere preoccupata della rabbia dei fan dei Beatles. E infatti la commissione che aveva rifiutato le richieste nel 2018 pensava che "qualcuno potrebbe tentare o riuscire a fargli del male per rabbia o vendetta, o per le stesse ragioni che hanno portato Chapman a colpire John Lennon, cioè per diventare famoso".
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