Sulla legge elettorale "noi siamo d'accordo, il governo l'ho formato io insieme a Zingaretti e c'era un patto, far viaggiare le due cose parallelamente". E' quanto afferma Luigi Di Maio, precisando: "Siamo pronti a votare una nuova legge elettorale già prima della fine dell'estate. Questa è la nostra posizione, limpida, cristallina". Per il ministro degli Esteri ,"questa riforma renderà il sistema più snello ed efficiente e ridurrà gli squilibri".
Lega: "Le priorità sono altre" - In merito alla legge elettorale, la Lega sottolinea che "le priorità sono altre" e Matteo Salvini su Facebook dice: "Secondo Zingaretti la priorità per l'Italia è la legge elettorale. Uno potrebbe dire questo, salutare e ringraziare. Ma le priorità della Lega sono altre: stop delle tasse fino al 31 dicembre, stop agli sbarchi all'infinito e riapertura delle scuole in sicurezza".
Di Maio: "Il taglio non è antipolitica" - Parlando poi del referendum sul taglio dei parlamentari Di Maio, in un'intervista al "Corriere della Sera", dice che "a ragion di logica dovrebbero essere per il Sì tutte le forze politiche che lo hanno votato in Parlamento. Poi, per carità, se votano una cosa pensandone un'altra è un problema loro e un dato che gli italiani dovrebbero prendere in considerazione". E insiste: "Anche il Pd ha votato la riduzione di 345 parlamentari e io ho fiducia nelle forze di governo. Io non vedo questa campagna antipolitica e ad ogni modo le motivazioni del Sì sono talmente tante e concrete da non dover scadere in un approccio antipolitico, che troverei ingiusto".
In merito all'ipotesi che il Pd si orienti per il No se non arriva dal M5s il via libera alla legge elettorale, il ministro ribadisce: "A esprimersi saranno gli italiani. Quel che chiedo è che tutti coloro che hanno votato quella riforma si sentano in dover di combattere le fake news che stanno girando in questi giorni. Sia chiaro: questa non è una riforma del M5s, ma di tutti. Se ne parla da 30 anni ed è ora di cambiare passo".
"Nessun taglio di rappresentatività" - Sui timori dei sostenitori del No che dietro il taglio ci sia un attacco al Parlamento chiarisce: "Vediamo a ogni elezione parlamentari nominati dai partiti ed eletti in altri collegi elettorali. Io credo che un po' di sano realismo possa far bene all'Italia".