PER UN EFFETTO ‘SECONDA PELLE’

Moda, seduzione estrema:il reggiseno 'limited edition' è trasparente

Dalla super comodità alla svolta sexy: la storia di emancipazione di un indumento 'necessario'

Un indumento che, in origine, doveva innanzitutto essere comodo. Come dimostrano quelli indossati dalle operaie ai tempi della Grande Guerra. Con gli uomini impegnati al fronte, dovevano provvedere loro, da sole, a lavorare. La moda degli Anni '20, poi, voleva donne dall'aspetto androgino, per cui bisognava contenere (se non addirittura appiattire) le forme. Nel '68, le femministe addirittura lo bruciavano. Quando, allora, al reggiseno è stato pienamente riconosciuto lo status di strumento di seduzione?

PENSIERO STUPENDO - Nell'intenzione di Mary Phelps Jacobs, la donna che lo brevettò nel 1914, c'era innanzitutto un'esigenza di necessità: dall'abito da sera che aveva acquistato, spuntavano le stecche del corsetto. Il primo reggiseno nacque così, con due fazzoletti e dei nastri rosa per farlo aderire al corpo. La vera svolta 'sexy' è arrivata con il cinema dagli anni Cinquanta: dall'indimenticabile Sophia Loren a Marilyn Monroe, a Brigitte Bardot. Alla fine degli anni Ottanta Madonna consacrò un modello divenuto celebre portandolo a vista. I Novanta segnarono, invece, l'avvento dei wonderbra, i super imbottiti in grado di regalare qualche taglia in più. A balconcino, con o senza ferretto, con le spalline trasparenti, senza cuciture, effetto nude... Fino all'ultima frontiera: la (quasi) totale trasparenza. Per accendere la seduzione valorizzando appieno tutta la bellezza di una femminilità libera e sicura di sé.