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Nelle splendide Marche, seguendo Raffaello da Urbino

Fino al primo novembre di quest'anno esposizioni a Jesi, Loreto e Urbino, città natale del Maestro

Marche: Raffaello in mostra per il 500° dalla scomparsa

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Urbino, Palazzo Ducale
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Veduta di Jesi
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Loreto, la Basilica
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Paesaggio marchigiano
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Veduta di Urbino
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Scorcio della "Mostra impossibile"
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Interno del palazzo Ducale di Urbino

Il 2020 è l’anno delle celebrazioni del 500° anniversario della morte di Raffaello Sanzio, artista che ha mosso i suoi primi passi proprio nelle Marche, in particolare a Urbino, sua città natale. Le Marche, nominate da Lonely Planet Best in Travel 2020, al secondo posto tre le dieci migliori destinazioni al mondo e unica italiana in classifica, è pronta a celebrare il suo illustre concittadino con una serie di mostre e eventi. 
 

Urbino, città Unesco, è stata inserita dal New York Times tra le mete turistiche del 2020, e dalla stupenda città dei Montefeltro partirà il tour alla scoperta di Raffaello nelle Marche. Raffaello Sanzio nacque infatti a Urbino il 28 marzo 1483 e lì nella casa del padre Giovanni Santi, umanista alla corte di Federico da Montefeltro, visse i primi anni della sua formazione artistica. 

Palazzo Ducale - A Urbino, fino al 1 novembre 2020, nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale (dimora principesca tra le più belle d’Europa) , prenderà avvio la mostra Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte a cura di Vittorio Sgarbi e Elisabetta Losetti e promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, dalla Regione Marche e dal Comune di Urbino. L’esposizione racconta in modo del tutto originale la vicenda di Baldassarre Castiglione, un uomo che fu figura centrale del Rinascimento europeo, a tutti noto per il suo Cortegiano, fu un intellettuale finissimo e attento politico, vicino a grandi artisti, a Raffaello prima di tutti, ma anche a scrittori, intellettuali, regnanti e papi.

La mostra impossibile - Inoltre anche la Regione Marche celebra il genio del Rinascimento con la mostra "Raffaello Una mostra impossibile" al Collegio Raffaello di Urbino fino al 1 novembre 2020. L’esposizione presenta 45 dipinti di Raffaello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene - riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno allo stesso artista. 

Loreto - A Loreto il Museo Pontificio della Santa Casa presenta in autunno La “Madonna del velo o Madonna di Loreto” di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera, curata da Fabrizio Biferali e Vito Punzi, con la consulenza dei Musei Vaticani, che darà conto della storia di un celebre soggetto caro a Raffaello, la cosiddetta Madonna del Velo o Madonna di Loreto appunto, una cui pregevole replica della bottega dello stesso maestro urbinate - di cui ora di sono perse le tracce - fu donata all’inizio del XVIII secolo al santuario lauretano.

Jesi - A Jesi (AN) invece presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti, sempre in autunno andrà in scena la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica, a cura di Giorgio Mangani, Francesco P. Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali, Paolo Clini. L’esposizione vuole esplorare le connessioni tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, punto di riferimento a Roma per artisti, antiquari e poeti, attraverso documenti originali e l’uso di tecnologie digitali innovative che permetteranno ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi. 

La casa del Maestro - A Urbino ancora oggi è possibile visitare la Casa natale di Raffaello. Al primo piano si apre un'ampia sala con soffitto a cassettoni dove è conservata l'Annunciazione, tela di Giovanni Santi, assieme a copie ottocentesche di due opere realizzate da Raffaello: la Madonna della Seggiola e la Visione di Ezechiele. In una piccola stanza attigua, ritenuta la stanza natale del pittore, è collocato l'affresco della Madonna col Bambino attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane. 

Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it 

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